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Student i in piazza: "No alle bocciature"

La scuola italiana si avvia verso la maturità, ma in una condizione drammatica: 1 studente su 2 non ha potuto avere accesso alle videolezioni, il Governo ha lasciato le scuole pubbliche a sè stesse e ora il Ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, ha deciso che gli studenti reputati "carenti" potranno persino essere bocciati. Questa mattina gli studenti si sono trovati di fronte alla sede della provincia per rivendicare un'inversione di rotta per l'istruzione pubblica: l'assenza di misure concrete per la didattica a distanza ha lasciato indietro i figli di lavoratori, le lezioni online sono un flop, e lo vediamo dai carichi di studio che abbiamo visto incrementare esponenzialmente negli ultimi due mesi, pertanto nessuno dev'essere bocciato. Oltre a questo serve un piano straordinario per garantire la riapertura delle scuole pubbliche in sicurezza, un vasto piano di assunzione assunzione di docenti, ponendo fine al fenomeno delle “classi pollaio” e fondi per l'edilizia scolastica. Anzichè occuparsi di questo il governo ha vergognosamente stanziato 150 milioni di euro a favore delle scuole private che devono essere immediatamente reindirizzati a favore delle scuole pubbliche. Di fronte a queste gravi mancanze, però, il ministero pensa solo a colpi di slogan, cercando di mascherare la realtà e la sua totale incapacità a far fronte ai problemi reali degli studenti. I promotori della mobilitazione sono il Fronte della Gioventù Comunista e diversi Presidente delle Consulte Provinciali degli studenti che hanno raccolto e rilanciato le rivendicazioni del mondo della scuola. Hanno aderito alle manifestazioni anche studenti universitari in mobilitazione per il rimborso delle quote degli studentati e delle tasse universitarie, oltre che giovani precari . In piazza sono state mantenute le distanze di sicurezza di almeno un metro tra i partecipanti.

Edoardo Fratoni, rappresentante alla Consulta Provinciale degli Studenti di Rimini per il liceo Volta-Fellini di Riccione


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