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Grande successo e partecipazione per il “Riccione Ttv Festival”

Con una video-performance di danza a firma di Jacopo Jenna, che ha portato in scena la straordinaria Ramona Caia, si è conclusa domenica pomeriggio la ventiseiesima edizione del Riccione Ttv Festival, manifestazione ideata nel 1985 da Franco Quadri per indagare i legami tra teatro e video.

Il programma 2022 ha visto sul palcoscenico come anteprima Stefano Massini, Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” nel 2005 e oggi giunto a uno straordinario trionfo internazionale. Con il suo Alfabeto delle emozioni Massini ha catturato un pubblico numerosissimo, che ha fatto registrare il sold out alla nuova sala teatrale Granturismo e ha affollato gli spazi esterni del Palazzo del Turismo, dove è ospitata la sala.

A questa prima data è seguita un’altra speciale preview con il concerto di Blaine L. Reininger, violinista, polistrumentista, cantante e compositore, leader dei Tuxedomoon, band culto americana, che insieme a Georgio Valentino ha ripercorso per il pubblico di Riccione le tappe della sua straordinaria carriera.

Il festival (organizzato da Riccione Teatro, con la direzione artistica di Simone Bruscia e la collaborazione di Graziano Graziani per la sezione teatro e Lorenzo Conti per la sezione di danza) è entrato nel vivo giovedì 3 novembre con una delle voci poetiche più apprezzate della scena contemporanea, Mariangela Gualtieri, che ha presentato Nostalgia delle cose impossibili, rito sonoro di cui è autrice e interprete, con la guida di Cesare Ronconi. Si è proseguito con un altro artista capace di allargare le frontiere del teatro, Alessandro Berti, attore, regista e drammaturgo che all’ultima edizione del Premio Riccione si è aggiudicato il Premio speciale per l’innovazione drammaturgica, e che a un anno di distanza da quel successo ha portato sul palco uno dei suoi spettacoli più rappresentativi, Black Dick.

Il Ttv Festival ha da sempre dedicato uno spazio importante agli incontri e ai dibattiti e quest’anno l’ha fatto in più modi: con lo stesso Alessandro Berti, che ha raccontato al pubblico la sua idea di teatro; con Chiara Lagani, cofondatrice di Fanny & Alexander, che ha presentato il documentario di Graziano Graziani. 
 

Giochi di bambini, a lei dedicato; con Sergio Lo Gatto, che ha discusso dell’impatto di Internet sulla critica teatrale; e con un significativo focus su Vitaliano Trevisan, voce straordinaria del panorama letterario contemporaneo, cui il Ttv ha dedicato un convegno con studiosi e grandi protagonisti della scena italiana.

Al convegno ha preso parte anche l’attore Roberto Citran, che ha portato per la prima volta in scena Letteratura senza compromessi, una lettura di brani tratti da romanzi, racconti e pièce di Trevisan. La stessa serata ha visto sul palco Lorenzo Maragoni, artista eclettico e campione del mondo di poetry slam, che in Questa cosa che sembra me ha divertito e coinvolto il pubblico con una sorta di autoterapia collettiva.

Dopo l’ampio spazio dedicato al teatro di parola l’ultima giornata del Ttv ha avuto per protagonista la danza, indagata come da consuetudine del festival nel suo rapporto con il video: ospite d’onore Jacopo Jenna, coreografo, performer e filmmaker attivo con compagnie stabili e progetti di ricerca di tutta Europa, che a Riccione ha proposto lo spettacolo Alcune coreografie, mettendo in dialogo la danzatrice Ramona Caia con un originalissimo lavoro di raccolta video. 
La vocazione sperimentale del Ttv è stata incarnata anche da Camere separate, installazione che ha proposto brevi podcast teatrali in speciali “stanze d’ascolto” per singoli ascoltatori.


Simone Bruscia, Direttore di Riccione Teatro: “Questo festival è un progetto artistico pensato per offrire al pubblico e agli addetti ai lavori momenti importanti di confronto, dibattito e performance originali. Il TTV, nato per indagare i legami tra teatro e video, si è via via trasformato in giornate di riflessione sulle arti sceniche dove sono stati chiamati a raccolta autori, critici, operatori, un osservatorio che vede la drammaturgia schiudersi ad altri territori, per una rassegna in cui arti performative e visive dialogano insieme, un dialogo che è sempre più fitto e virtuoso con l’altra manifestazione storica che cura Riccione Teatro, il Premio Riccione per il Teatro. C’è un rimando continuo, infatti, tra le due manifestazioni, che si contaminano, crescono insieme, e fanno crescere i protagonisti che si rivelano a ogni edizione. È stato così quest’anno con Alessandro Berti, vincitore all’ultima edizione del Premio Riccione del Premio speciale per l’innovazione drammaturgica, con Lorenzo Maragoni, talento formatosi alla scuola di drammaturgia Scritture, diretta da Lucia Calamaro e promossa da Riccione Teatro insieme ad altre importanti istituzioni teatrali, con Tommaso Fermariello (Premio Tondelli) e il podcast teatrale Hollywood, con l’omaggio a Vitaliano Trevisan, più volte protagonista al Premio. Ringrazio il Ministero della Cultura, la Regione Emilia- Romagna, il Comune di Riccione che hanno sostenuto questo evento che più che mai ha interpretato i nuovi linguaggi delle arti performative e che quest’anno ha rappresentato anche un’intensa anteprima della stagione teatrale riccionese, in programma a partire già da questa settimana, l’11 novembre, con Alessandro Preziosi. Con il TTV e La bella stagione ci rivolgiamo a una comunità in ascolto, a un pubblico che abbiamo trovato ancora una volta attento, partecipe e attivo, persone che sentono forte il desiderio di prendere parte a una programmazione ambiziosa e articolata, segnali sempre molto belli e positivi per l’importanza della parola e del teatro.”.

Daniele Gualdi, Presidente di Riccione Teatro: “Si è trattata di un’edizione importante sia per gli spettacoli proposti che per la qualità degli incontri avvenuti. I riccionesi hanno risposto positivamente alla proposta artistica offerta nella nuova sala teatrale Granturismo. Un’abitudine al teatro che è stata ripresa e che proseguirà con i prossimi appuntamenti della stagione teatrale”.

Sandra Villa, Vicesindaca e Assessore alla Cultura del Comune di Riccione: “Siamo molto soddisfatti della risposta da parte del pubblico. È stata un’edizione di valore che va ad integrare la programmazione culturale del Comune di Riccione, attraverso una proposta che spazia tra poesia, letteratura, danza e performance di teatro, videoinstallazioni, dibattiti e incontri. Un festival di ricerca che si è dimostrato molto attraente per un pubblico “profilato” ed esigente con proposte di alto livello che, come amministrazione, abbiamo intenzione di potenziare, proseguendo sul percorso tracciato per continuare a dare risposta ai bisogni culturali".

 La vocazione sperimentale del Ttv è stata incarnata anche da Camere separate, installazione che ha proposto brevi podcast teatrali in speciali “stanze d’ascolto” per singoli ascoltatori.


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