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Nido il Melograno, la Regione dà l’ok per il cambio di destinazione d’uso: Lega sul piede di guerra

E' quanto afferma il consigliere comunale della Lega Nord Matteo Zoccarato che punta il dito "sull’utilizzo dei fondi chiesti e ottenuti per adibire lo stabile a nido e non a scuola per l’infanzia".

"Nulla da fare per i genitori e le famiglie che nelle scorse settimane avevano duramente contestato il cambio di rotta dell’amministrazione Gnassi. Con delibera regionale dello scorso 28 giugno, infatti, la Giunta di viale Aldo Moro ha ‘accontentato’ i colleghi riminesi approvando il cambio di destinazione d’uso dell’edificio di via Covignano: un immobile, come si evince dalla delibera, oggetto di finanziamenti regionali e già vincolato a nido per quindici anni a decorrere dal 17 dicembre 2013 e su cui sono stati fatti importanti investimenti strutturali". E' quanto afferma il consigliere comunale della Lega Nord Matteo Zoccarato che punta il dito proprio "sull’utilizzo di questi fondi chiesti e ottenuti per adibire lo stabile a nido e non a scuola per l’infanzia".

"Invece dal prossimo anno si cambia perché, sostengono da palazzo Garampi “la media delle presenze era troppo bassa - afferma Zoccarato -. Peccato che per ovviare a questa scarsa adesione, già dal 2014 si era provveduto ad adibire parte della struttura a scuola materna facendola di fatto lavorare a pieno regime (metà posti riservati ai più piccolini e metà a scuola per l’infanzia). Viene da chiedersi quindi perché lo svincolo non sia stato chiesto a suo tempo, nel 2014, quando già l’asilo il Melograno veniva sfruttato diversamente rispetto all’obbligo di utilizzo regionale". Infine Zoccarato lancia un’ultima stoccata all’assessore Morolli, anticipando il deposito di un’interrogazione regionale a firma dal collega leghista Pompignoli: "Inutile cercare scappatoie: 45 posti nido sono andati persi e non sono stati rimpiazzati creandone altrettanti. Le pezze di Morolli sono peggio dei buchi".


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