Politica

Misano, Cecchetto lascia il consiglio comunale: al suo posto Maria Paola Mancini

Al posto di Cecchetto nel consiglio Comunale del 24 febbraio è entrata Maria Paola Mancini, che abbandona la lista W Misano Viva per entrare nel gruppo misto assieme al consigliere Luigi Guagneli

Il 4 febbraio scorso il consigliere Claudio Cecchetto ha rassegnato le dimissioni. "Cecchetto in questi 2 anni e mezzo di legislatura è stato assente, salvo poi da maggio 2021 partecipare al Consiglio Comunale, anche solo in modo parziale, e fin da subito era  chiaro che  la sua presenza degli ultimi mesi  era propedeutica a non ricevere troppe critiche dagli elettori del Comune di Riccione - commentano i consiglieri del Gruppo Misto Maria Paola Mancini e Luigi Guagneli - Un amore per Misano il suo che è finito presto evidenziando un innamoramento interessato che però non ha portato nessun risultato al nostro Comune: le tante promesse di eventi che avremmo visto a Misano Marittima si sono dimostrate solo parole. Ora si è innamorato di Riccione dimostrando, se ancora era necessario, che più che amare i comuni il suo è un ruolo di candidato seriale. Consigliamo agli elettori riccionesi di fare molta attenzione quando andranno a votare; la scelta di amministrare un Comune è una cosa seria e va fatta solo se si ama veramente il Comune in cui ci si candida".

Al posto di Cecchetto nel consiglio Comunale del 24 febbraio è entrata Maria Paola Mancini, che abbandona la lista W Misano Viva per entrare nel gruppo misto assieme al consigliere Luigi Guagneli. "Maria Paola, misanese doc, non vede l’ora di dare il proprio contributo per il bene della comunità perché ama in modo sincero il Comune di Misano Adriatico. Nel prossimo Consiglio Comunale comunicheremo la nascita di un nuovo gruppo consigliare formato da Luigi Guagneli e Maria Paola Mancini, assieme porteremo avanti le idee per le quali siamo stati premiati dagli elettori che hanno scritto il nostro nome sulla scheda elettorale. Questo sarà il nostro impegno che porteremoo avanti dai banchi della minoranza, per stimolare chi amministra a fare sempre meglio".


Si parla di