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La Traviata apre la stagione lirica del Galli 

E’ La traviata di Giuseppe Verdi, l’opera più rappresentata al mondo, ad aprire l’8 e 10 marzo la stagione della lirica del Teatro Galli di Riimini. Alla più celebre Violetta Valéry della storia operistica che il nuovo allestimento prodotto dal Teatro Municipale di Piacenza, dal Progetto Opera Laboratorio 2018 di Leo Nucci, vuole anche rendere omaggio, ovvero alla Divina Maria Callas, nell’indimenticabile Traviata firmata nel 1955 da Luchino Visconti, riferimento imprescindibile nella regia lirica del Novecento. “Tutte le Traviate che verranno avranno un po’ della Traviata di Maria – scriveva Visconti – Le Violette future saranno Violette-Maria. E’ fatale, in arte, quando qualcuno insegna qualcosa agli altri, alle altre. Maria ha insegnato”.

Sul podio del Teatro Galli la bacchetta esperta di Pier Giorgio Morandi dirige l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e il Coro del Teatro Municipale di Piacenza preparato da Corrado Casati. Ad affiancare Leo Nucci torna l’affiatato team creativo del Progetto Opera Laboratorio: Salvo Piro regista collaboratore, Claudio Centolavigna alle scene, Artemio Cabassi ai costumi, Claudio Schmid alle luci.

I movimenti coreografici sono a cura di Sabrina Fontanella. Come di consueto, in scena giovani cantanti che hanno approfondito lo studio del ruolo sotto l’esperta guida di Nucci: il talentuoso soprano Adriana Iozzia, applaudita di recente nella parte di Medora nelle recite modenesi de Il Corsaro, è Violetta Valéry, il tenore Ivan Ayon Rivas, recentissimo vincitore del prestigioso concorso Placido Domingo, nel ruolo di Alfredo, mentre il giovane ma già affermato baritono Benjamin Cho è Giorgio Germont. Completano il cast Carlotta Vichi (Flora), Luisa Tambaro (Annina), Raffaele Feo (Gastone), Juliusz Loranzi (Barone Douphol), Stefano Marchisio (Marchese d’Obigny), Vincenzo Santoro (Dottor Grenvil), Andrea Galli (Giuseppe), Francesco Cascione (Domestico di Flora/Commissionario).

Sarà invece di Vincenzo Bellini, con Norma, il secondo titolo del 2019, il 29 novembre e 1 dicembre, con la regia di Cristina Muti e la presenza dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini. Mentre sarà in apertura del 2020 (24 e 26 gennaio) che a Rimini risuoneranno le note dell’Aroldo, l’opera con la quale Giuseppe Verdi inaugurò il Teatro nel 1857.


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