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Stefano Accorsi presenta in Romagna il film "Veloce come il vento"

Stefano Accorsi presenta in Romagna il suo nuovo film "Veloce come il vento", del regista Matteo Rovere. L’attore bolognese, protagonista di film molto amati come “L’ultimo bacio”, “Romanzo criminale”, fino ai più recenti “Viaggio sola” di Maria Sole Tognazzi, è ospite sabato 9 aprile a Riccione e a Rimini insieme al regista. Una doppia presentazione, alle ore 20,30 al Cinepalace di Riccione e alle 22,30 al Mutiplex Le Befane di Rimini.

"Veloce come il vento" si apre nella terra dei motori, l’Emilia-Romagna, dove Rovere sceglie di ambientare questa storia vera raccontata al regista da un meccanico scomparso l'anno scorso, interpretato dal riccionese Paolo Graziosi, ispirata alla vita del pilota di rally Carlo Capone. La passione per i motori scorre da sempre nelle vene di Giulia De Martino. Viene da una famiglia che da generazioni sforna campioni di corse automobilistiche. Anche lei è un pilota, un talento eccezionale che a soli diciassette anni partecipa al Campionato GT, sotto la guida del padre Mario. Ma un giorno tutto cambia e Giulia si trova a dover affrontare da sola la pista e la vita.
A complicare la situazione il ritorno inaspettato del fratello Loris (Stefano Accorsi), ex pilota ormai totalmente inaffidabile, ma dotato di uno straordinario sesto senso per la guida. Saranno obbligati a lavorare insieme, in un susseguirsi di adrenalina ed emozioni che farà scoprire loro quanto sia difficile e importante provare ad essere una famiglia.

“Veloce come il vento è un film d'azione – dice Matteo Rovere - ma anche e soprattutto di personaggi, approfonditi, ispirati a fatti e incontri reali. Nei racconti del meccanico Tonino i piloti non erano campioni, ma eroi, e le macchine non correvano, volavano, e io volevo ricreare quell’atmosfera leggendaria che Tonino trasmetteva attraverso i suoi emozionanti racconti”.
Per interpretare il personaggio di Loris, Stefano Accorsi si è sottoposto ad un enorme lavoro di preparazione fisica. Ha perso oltre 11 chili e ha dormito pochissimo per apparire più emaciato e “sfatto”.

“La sua storia secondo me è quella di un lentissimo risveglio – racconta Accorsi - mi ha affascinato il fatto che fosse un personaggio forte ed estremo, ma anche che non fosse il tossicodipendente che tante volte si è visto al cinema (magari ben rappresentato). Loris De Martino ha un passato da campione sportivo e tutto questo cova sotto la cenere, è come se nel suo sguardo tutto quello che ha vissuto continuasse ad essere presente, riesce a mantenere una specie di orgoglio che gli dà una tenuta diversa e questa caratteristica mi ha davvero “intrigato”. È uno che comunque ti tira fuori qualcosa e ti fa anche sorridere, non perché sia un “battutaro” ma perché ha una sua verve affascinante. Quello che mi è piaciuto soprattutto è che travestito da film di genere “Veloce come il vento” è la storia di una famiglia, è quello il suo cuore emotivo".

Informazioni: Cinepalace tel. 0541605176; Riccione per la Cultura tel. 0541608369.


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