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Un eroico Peter Pan racconta la guerra

Uno spettacolo sospeso fra fiaba e realtà per raccontare il delicato tema della guerra. Sul palco del Teatro Villa di San Clemente sipario domenica 6 marzo, alle ore 17, su "Soldato Peter Pan".

La rassegna "A teatro con mamma e papà" presenta in prima regionale la produzione della Compagnia Pantakin, tratta dall'omonimo romanzo di Ferdinando Celi. Uno racconto (tratto da una storia vera) sulla Prima Guerra mondiale, ma anche sulla sofferenza di tutte le guerre, che tra cambi di costume, richiami alla Commedia dell’arte e al Teatro di figura, con riferimenti a “Il castello errante di Howl” di Hayao Miyazaki, apre al volo in una dimensione fiabesca tra sogno e realtà. 

Tanti nomi prestigiosi hanno collaborato a questo piccolo gioiello, che per la critica è stato definito “una miniera di spunti che merita applausi” : da Michele Casarin, Premio Fersen alla regia 2014, a Marcello Chiarenza, autore dei poetici oggetti di scena, alla produzione di Operaestate, il Festival di Bassano, dove lo spettacolo ha debuttato. Lo spettacolo è adatto ai bambini dagli 8 anni in su. 

"Soldato Peter Pan", regia di Michele Modesto Casarin, vede in scena Michele Casarin, Matteo Fresch, Pierdomenico Simone. Le maschere sono realizzate da Stefano Perocco di Meduna e gli oggetti di scena da Marcello Chiarenza. Una rappresentazione suggestiva e poetica per l'opera di Celi il cui romanzo nasce da un'ispirazione a Cima Grappa, all'ossario di guerra. Qui da quasi settant’anni sulla lapide numero 107 avviene un fatto curioso: qualcuno posa ogni giorno fiori di campo, sassi di montagna e piccole conchiglie. Il nome del soldato che riposa in quella tomba è Peter Pan. Inevitabile il richiamo alla memoria del personaggio nato dalla geniale penna di James Matthew Barrie. Incuriosito da questo nome Ferdinando Celi, scrittore giornalista di Pove del Grappa da poco scomparso, e al quale questo progetto è dedicato, si interessò a questa vicenda riuscendo a scoprire molte coincidenze tra i due Peter ma con una sostanziale differenza: se il Peter Pan delle favola è il ragazzo che non vuole crescere, il soldato Péter Pan, diversamente dal suo omonimo, non viveva in una favola, non poteva volare e, come tutta una generazione, fu arruolato ed inviato suo malgrado al fronte, dove morì il 19 settembre 1918, a pochi giorni dal termine del primo conflitto mondiale.

Parlare di guerra ai giovani non è facile. Ma la storia è pretesto originale anche per incoraggiare un senso critico nei confronti dell’attualità, visto l’ampliarsi dell’odioso fenomeno dei bambini-soldato in diverse parti del mondo, non così lontane da noi.

Negli spazi del Teatro è possibile visitare fino al 20 marzo l'esposizione di acquarelli della pittrice riccione Michela Magani.

Informazioni e prenotazioni: tel. 391 3360676 (dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18).


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