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L'arte di Egon Schiele seduce il grande schermo

Al Supercinema di Santarcangelo in arrivo il film su uno degli artisti più controversi e trasgressivi di sempre, Egon Schiele. Martedì 5 e mercoledì 6 dicembre, alla sala Wenders (ore 21,15), è in programma “Egon Schiele” di Dieter Berner. Il film è ispirato al romanzo Tod und Mädchen: Egon Schiele und die Frauen di Hilde Berger ed è scritto dalla Berger insieme al regista Dieter Berner, suo precedente marito.

All'inizio del XX secolo, Egon Schiele è uno degli artisti più innovativi provocatori di Vienna. La sua vita e il suo lavoro suscitano scandalo e sono influenzati dalle belle donne e da un'era che sta per finire. In particolare, due donne sono le sue vere muse ispiratrici: la sorella minore Gerti e la 17enne Wally, probabilmente l'unico vero amore dell'artista, immortalata nel celebre dipinto "La morte e la fanciulla". Mentre i dipinti di Schiele scandalizzano la società viennese, artisti coraggiosi come Gustav Klimt e addetti ai lavori del mondo dell'arte comprendono di essere di fronte a un artista eccezionale. Ed Egon Schiele, in nome della sua arte, è pronto ad andare oltre il proprio dolore e a sacrificare l'amore e la vita. Caratterizzato da un talento precoce, morto a 28 anni (nel 2018 ricorrerà il centenario della morte) ha lasciato una produzione impressionante tra dipinti a olio, acquerelli e disegni.

Nelle stesse serate, in sala Antonioni (ore 21), il film-ritratto su una delle figure più importanti del cinema mondiale, Il mio Godard diretto da Michel Hazanavicius (The Artist) e interpretato da un somigliantissimo Louis Garrel. Una commedia biografica che gioca con la leggenda godardiana, l’egocentrismo, il caratteraccio, la misoginia, i proclami rivoluzionari, il maoismo, i capolavori rinnegati, il collettivismo.


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