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Santarcangelo Festival, 200 artisti conquistano la piazza

La 48° edizione di Santarcangelo Festival, storico appuntamento in perpetua evoluzione, dedicato alla performance contemporanea internazionale, si terrà a Santarcangelo di Romagna (RN) e in alcuni luoghi limitrofi, da venerdì 6 a domenica 15 luglio 2018, con un programma che spazia tra teatro, performance, danza, musica, da mattina all’alba.

Al secondo anno di direzione artistica di Eva Neklyaeva - nata a Minsk e formatasi ad Helsinki come curatrice e direttrice di istituzioni artistiche internazionali, tra cui Baltic Circle Festival - e Lisa Gilardino - manager internazionale di performing arts e curatrice - il Festival si conferma (e riafferma) come una piattaforma intercontinentale dedicata alla scoperta di artisti emergenti, alla ricerca contemporanea, al potere innovativo e rivoluzionario della creatività.

Nei primi due weekend di luglio l’antico borgo ospita una proposta di spettacolo audace e avventurosa, con artiste e artisti che spaziano tra linguaggi differenti e conducono il pubblico al di là dei confini dell’ovvio e del conosciuto, anche geografico e disegnano un articolato paesaggio emotivo. Cuore in gola, claim dell’edizione 2018, individua proprio quella sensazione fisica, quasi cruda, viscerale, che precede la verbalizzazione: la manifestazione corporea dell’intensità emotiva a cui si è esposti. Gli spettatori sono invitati a immergersi in questa intensità, a esplorarla, a prenderne consapevolezza, a misurarsi con l’impatto che le emozioni provocano.

Al centro della riflessione due elementi cruciali del contemporaneo e fortemente interconnessi: la paura e la natura. Due temi che attraverseranno luoghi sconosciuti del territorio e del proprio inconscio, con modalità di visione non convenzionali e immersive, capaci di sollecitare più livelli percettivi e creare esperienze fisiche. Performance, teatro, danza, concerti, cinema, dj set, escursioni, pratiche sportive e dedicate al benessere e alla cura del corpo saranno l’occasione per scoprire la natura nel suo senso più selvatico, spazio in cui si interrompe la routine e si sperimenta la libertà, si entra in contatto con il mistero, il magico e il rituale. Il lato oscuro della natura apre il campo all’indagine sulla paura, cruciale strumento di sopravvivenza, elemento di forza e coesione quando vissuta in un ambiente protetto e condivisa, come accade nello spazio della rappresentazione.

Un rituale collettivo contemporaneo composto da oltre 150 appuntamenti, realizzati da 54 formazioni da tutto il mondo, con più di 200 artisti e quasi 250 tra adulti, adolescenti e bambini coinvolti nei progetti artistici partecipati.

Gli artisti associati: Francesca Grilli con Gold, Motus con Chroma Keys e Panorama, Markus Öhrn - Svezia con Damiano Bagli, Federica Dauri, Janet Rothe, Linnea Carlsson, Linnea Sjöberg, Makode Linde, Mara Oscar Cassiani, Maurizio Rippa, Oskar Nilsson con Unkown.

In programma: Alessandro Sciarroni con Don’t be frightened of turning the page, Anna Rispoli, Lotte Lindner&Till Steinbrenner - Belgio con Your word in my mouth, Asia Giannelli con RH negativo, Buhlebezwe Siwani & Chuma Sopotela - Sudafrica con Those Ghels, Chiara Bersani con Gentle Unicorn (coproduzione), Cristina Kristal Rizzo con IKEA, Deflorian/Tagliarini con Scavi, Dewey Dell con I am within, Ingri Fiksdal - Norvegia con Night Tripper & Diorama, Ligia Lewis - Repubblica Domenicana/Germania con Minor Matter, Mallika Taneja - India con Be careful, Michelle Moura – Brasile/Germania con FOLE, Muna Mussie con Oasi (coproduzione insieme a Ipercorpo di Forlì), Nana Biluš Abaffy - Australia con One hundred and five: Society for the Creatively Maladjusted, Nicola Gunn - Australia con Piece for Person and Ghetto Blaster, Panagiota Kallimani - Grecia/Francia con Arrêt sur image, Sissi con Unravelling Vein, Tamara Cubas - Uruguay con Multitud, Tania El Khoury - Libano/UK con As far as my fingertips take me. 


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