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Alla Baldini l'incontro dedicato allo scrittore Augusto Campana

Anche Santarcangelo celebra il giorno più lungo dell’anno con un appuntamento culturale da non perdere. Mercoledì 21 giugno alla biblioteca comunale il solstizio d’estate verrà salutato con una serata dedicata allo scrittore e letterato Augusto Campana, nell’ambito delle tradizionali conferenze organizzate da biblioteca Baldini e Pro Loco, nonché all’interno del ciclo di incontri “I Maestri e il Tempo” curato da Alessandro Giovanardi per la Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini. Nel corso della conferenza – con inizio alle ore 21 – sarà presentato il secondo volume degli scritti di Campana dal titolo “Biblioteche, codici ed epigrafi” (Edizioni di Storia e Letteratura, Roma, 2017) a cura di Rino Avesani, Michele Feo ed Enzo Pruccoli (il volume è stato presentato di recente anche alla biblioteca Ambrosiana di Milano).

All’incontro parteciperanno due studiose d’eccezione: la storica delle biblioteche Franca Arduini, già direttrice della biblioteca medicea-laurenziana e Daniela Gionta, filologa e paleografa presso l’Università di Messina. Sarà presente Rino Avesani, uno dei curatori del volume. Nel 2017 è stata completata l’edizione monumentale degli scritti di Augusto Campana, storico, filologo ed epigrafista di fama internazionale che ha onorato la sua terra studiandone e difendendone le opere d’arte, le testimonianze storiche e le importantissime biblioteche. Come di consueto per il solstizio d’estate, la città di Santarcangelo torna quindi a omaggiare un’altra eccellenza culturale locale: dopo la conferenza dedicata a Guido Cagnacci, brillantemente tenuta dal professor Pier Giorgio Pasini il 12 maggio scorso, Pro Loco e biblioteca Baldini hanno deciso di ricordare il sommo studioso Augusto Campana. Professore alla Normale di Pisa e alla Sapienza di Roma, Campana fu anche finissimo esperto di letteratura medioevale e umanistica. Con 30mila volumi, 15mila opuscoli e un voluminoso insieme di carte di studio, epistolari e carteggi, la sua biblioteca – riconosciuta con decreto ministeriale per il suo valore – è stata acquistata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini di cui Campana era stato socio fondatore e dal 2010 depositata presso la biblioteca Gambalunga.


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