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La storia mai raccontata di una foto simbolo del Novecento

Arriva sul grande schermo il film "Il saluto – La storia che nessuno ha mai raccontato" di Matt Norman: una pellicola da non perdere al Supercinema di Santarcangelo nelle giornate di martedì 16 e mercoledì 17 ottobre (ore 21,15, Sala Wenders).
L’uscita nelle sale è programmata esattamente a cinquant’anni da un episodio accaduto durante le Olimpiadi di Città del Messico, nel 1968. Per la premiazione della finale dei 200 metri piani maschili salgono sul podio gli atleti afroamericani Tommie Smith e John Carlos e l’australiano Peter Norman. Alle note dell’inno americano Smith e Carlos chinano il capo e alzano al cielo il pugno guantato di nero, simbolo del Black Power, per protestare contro la segregazione razziale negli USA. Un gesto che costò caro ai due atleti, espulsi dalla federazione e perseguitati. Ma anche all’atleta australiano. Una foto fissa quel momento.
Si tratta di una foto divenuta una vera e propria icona del Novecento, un simbolo della lotta per l'integrazione dei neri. Dietro quella foto si nasconde una storia: quella dell’atleta bianco Peter Norman, australiano, che porta al petto la stessa coccarda dell’Olympic Project for Human Rights portata dai due atleti neri. Un gesto che lo segnerà per sempre: Norman subì una condanna politica e sportiva che segnò in negativo la sua carriera. Peter Norman diventò da allora l’uomo invisibile e la forza del film sta proprio nel raccontare una grande storia che nessuno sconosce. A ricostruirla è stato il nipote Matt Norman, regista de Il saluto, un documentario che fu presentato in anteprima italiana, nel 2014, al Bellaria Film Festival.


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