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Con Asini d'Amore raddoppiano le voci dell'anima

Si intitola Asini d'Amore la sedicesima edizione del festival Le Voci dell’Anima, tredici spettacoli di arte e danza al Teatro degli Atti di Rimini dal 29 settembre al 4 ottobre. Il festival, diretto da Maurizio Argàn e Alessandro Carli, presenta cinque spettacoli in concorso e otto ospiti. Per questa edizione il festival 'raddoppia': ogni sera per cinque giorni consecutivi sono previsti due spettacoli, uno alle 21 (spettacolo ospite) e un altro, a seguire, alle 22 (spettacolo in concorso); il pubblico potrà partecipare ad entrambi con il medesimo biglietto. La serata conclusiva prevede tre spettacoli ospiti e la premiazione. Inoltre ogni sera, dalle ore 20.30 alle 21.00, Animali da palco: nella saletta foyer, Teresio Massimo Troll ed Elisa Barucchieri intratterranno gli ospiti e il pubblico del festival presentando autori/poeti indipendenti.

Diversi i temi trattati negli spettacoli teatrali e nelle performance di danza: spazio, vita, morte, desideri, paure, ambiguità sessuale, guerra, prigionia, libertà, potere. Si apre il sipario sabato 29 settembre con lo spettacolo ospite Studi per piccoli spazi - Solo woman di Elisa Barucchieri, ResExtensa Dance Company. Segue, alle 22 il primo spettacolo in concorso La fanciulla con la cesta di frutta della compagnia teatrale The Ghepards, nata nel 2016. Il personaggio raffigurato nel quadro di Caravaggio “Il fanciullo con la canestra di frutta”, rompe il silenzio che regna nella sala ed inizia a parlare dando vita ad un dialogo surreale con il suo creatore.

Domenica 30 settembre alle 21 presentazione pubblica del laboratorio di teatro e movimento intensivo svolto il giorno stesso da ResExtensa Dance Company e Danilo di Roma. Alle 22 la compagnia Teatrogrimaldello presenta lo spettacolo Le Porte del Rigurgito.

Lunedì 1 ottobre, alle ore 21 la compagnia ospite Eboli/Mastrangelo presenta lo spettacolo teatrale Il miracolo - Delirio tragicomico di sopravvissuti alla scena. Il tema sono gli Attori; persone che rinunciano a tutto e tutti perché la vita fuori la scena è troppo “noiosa” e che si ritrovano inadeguati a vivere nel mondo reale restando “fra un buio e l’altro”, in attesa di un copione che li renda vivi ed immortali. Alle 22, in concorso, di Valentino Infuso e con Valentina Cidda, PFF - Trisonata per corpo femminile e pianoforte: un’opera inedita, dove corpo, parola e musica, composta appositamente ed eseguita dal vivo dall’attrice e performer stessa, vanno a creare una tela fisica e narrativa dalle innumerevoli sfumature.

Martedì 2 ottobre, alle ore 21 Teatro Dallarmadio presenta lo spettacolo Alfonsina Panciavuota. In una Sardegna del secondo dopoguerra, alla crisi legata alla caduta del regime si aggiunge la crisi del sistema. In questo contesto si intreccia la tragedia personale di Alfonsina Panciavuota, classe 1932, l’ultima di nove figli, venduta a 10 anni come serva, al padrone della miniera, Caterino Spinetti, a servizio dalle sue tre sorelle. Alle 22, in concorso la compagnia Teatro Dei Cipis presenta Iliade - La guerra nel cervello.

Mercoledì 3 ottobre, alle ore 21 torna la danza, la Compagniakha presenta lo spettacolo ospite Atman con Kea Tonetti e la musica dal vivo di Tivitavi. La danza e il suono attraversano un continuo stato di trasformazione: libero, vibrante e al contempo immobile e silenzioso. Alle 22, il quinto e ultimo spettacolo in concorso Tre civette sul comò della compagnia Il Naufragarmèdolce. Un mirabolante gioco comico sulla comunicazione, sul linguaggio – sia fisico che verbale – sui rapporti tra le persone, la società ed il potere. Uno studio sul linguaggio del corpo e ciò che sottende.

Giovedì 4 ottobre, tre spettacoli per la serata conclusiva del festival: alle 20.30 la compagnia Korekané presenta un estratto dello spettacolo People-gente sul ponte, esito finale con i partecipanti al corso ‘Il corpo in azione’. Alle 21.00, a seguito del successo nella passata edizione, torna in scena Maurizio Argàn con lo spettacolo Crepare di rabbia, scritto da Ilaria Drago e diretto da Fabio Biondi. Una scrittura scenica elaborata a partire dalle emozioni e dai racconti dell’attore che riflette sulla condizione dolorosa del vivere di oggi. Alle 22 Kuziba Teatro e Bottega Degli Apocrifi presentano L’estranea di casa. La storia di Luminiia, un’insegnante rumena che suo malgrado diventa badante in Italia, ma anche la storia di Chella, un’anziana signora restia ad accettare un’estranea in casa sua, e la storia di Alexi, il marito rimasto in Romania, capo di famiglia ‘perdente’, e di Mariangela, figlia dell’anziana donna che per la sua realizzazione fuori dall’ambito familiare paga un prezzo troppo alto fatto di rimorsi e sensi di colpa. A seguire premiazione della compagnia vincitrice del festival 2018.


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