Eventi

Agli Atti in scena "L'oste" con la Compagnia TTO

Martedì 30 maggio, alle ore 21, al Teatro degli Atti di Rimini la Compagnia T.T.O. – Trattamento Teatrale Obbligatorio presenta “L’Oste”, spettacolo tra cinema e teatro scritto da Anna Rita Pizzioli e diretto da Damiano Scarpa con i cortometraggi di Ilaria Scarpa e Luca Telleschi e le musiche originali dal vivo di Mattia Guerra. Il lavoro, condotto da Alcantara Teatro con la direzione scientifica del dott. Andrea Parma, fa parte del Progetto Regionale Teatro e Salute Mentale che contamina arte e salute per la promozione della salute mentale.

“L’oste” è la sintesi di un articolato lavoro che nell’ultimo anno ha coinvolto la Compagnia T.T.O, una ventina di persone tra cui diversi ospiti delle residenze psichiatriche riminesi (Il Glicine, Le Radici, La Ginestra, Papa Giovanni XXIII). Attività ed esperienze collettive, dalle interviste su ricordi e suggestioni alle improvvisazioni teatrali a tema, dalle “passeggiate silenziose” al mare e in collina agli esercizi di scrittura creativa. Così sono nate le storie di questo spettacolo, in cui personaggi e ambientazioni rappresentano la rielaborazione fantastica di un percorso che ha toccato i vissuti di ognuno, e i cortometraggi girati in luoghi suggestivi di Rimini e della Valmarecchia.

Tutto ha luogo in una misteriosa locanda al crocevia di un lungo, viaggio intrapreso da gruppi di persone e viaggiatori solitari. Seguendo il percorso del fiume, alcuni di loro partono dal mare per raggiungere la montagna, altri seguono il percorso inverso, passando per sentieri, boschi, piccoli paesi, luoghi abbandonati. Ognuno avverte dentro di sé la necessità del viaggio: cercare qualcosa o fuggire da qualcosa, conoscere altri luoghi e altre persone, riflettere sulla propria vita, scoprire. Seguendo l’istinto i viaggiatori trovano rifugio nella locanda, dove un Oste, custode di questo luogo senza tempo, si esprime come se appartenesse a un’altra dimensione: ciò che dice è quasi il suono di vecchie poesie, parla come se sapesse già tutto. La situazione di intimità che si instaura fra i viandanti li spinge naturalmente a ricordare e a raccontarsi storie del proprio cuore e del proprio passato. I ricordi si confondono con gli incontri, la realtà con la fantasia, attraversati da un unico filo conduttore: l’amore in tutte le sue forme e sfumature. Mentre i racconti si compongono in parole e immagini, potremmo pensare che la locanda non esista nella realtà, ma sia comparsa improvvisamente perché i viaggiatori avevano bisogno di lei… E quasi non sappiamo più quanto tempo è passato, quanto tempo prima sono arrivati i viandanti, che stagione c’è fuori... chi è già arrivato, chi è in procinto di farlo, chi comparirà alle nostre spalle…

Un grande racconto in cui ogni “attore” ritrova una piccola parte di sé e della propria storia.

Ingresso libero.

Info: 0541 72773


Si parla di