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I fratelli Servillo alzano il sipario sulla stagione di prosa del Galli

Dopo la stella della lirica internazionale come Cecilia Bartoli che con la sua Cenerentola rossiniana ha incantato il pubblico, il teatro Galli di Rimini appena inaugurato si prepara ad accogliere due grandi nomi dello spettacolo, rappresentanti nel mondo dell’arte e del talento italiano. Il cartellone della stagione di prosa del Galli si apre martedì 30 ottobre con Toni e Peppe Servillo, protagonisti alle 21 con La parola canta, spettacolo già sold out e inserito nel turno D altri percorsi.

Un concerto, un recital, una festa fatta di musica, poesia e canzoni che celebra Napoli, l'eterna magia della sua tradizione vivente, l'importanza dell'incontro fra le epoche e della più ampia condivisione culturale.  Peppe e Toni Servillo, con il prezioso supporto dei Solis String Quartet, cantano poesie e recitano canzoni, facendo rivivere e rendendo omaggio ad alcune delle vette più alte della cultura scenica partenopea, fra letteratura, teatro e musica.

La parola canta attraversa l'opera di autori classici, da Eduardo De Filippo a Raffaele Viviani, da E. A. Mario a Libero Bovio, fino a voci contemporanee come quelle di Enzo Moscato, Mimmo Borrelli e Michele Sovente. Un filone inesauribile di fantasia e ricchezza poetica da cui nasce e di cui si nutre la creatività scenica straordinaria di Peppe e Toni Servillo che, dopo il successo internazionale dell’eduardiano Le voci di dentro, rinnovano in scena il loro irresistibile sodalizio artistico.

La parola canta – ha raccontato Toni Servillo - è uno spettacolo dove il teatro si fa musica e la musica si fa teatro. Là dove il teatro talvolta non riesce, la musica ricapitola la nostra esistenza e ci consente di immaginarne un’altra in un luogo che non c’è, totalmente astratto, che non esiste, che non si vede”.


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