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Un viaggio nella musica indiana con Fabio Mina

Venerdì 13 luglio alle ore 18 (Museo Luigi Tonini, Lapidario) è la musica la protagonista dell’incontro conclusivo di Pneuma. In ascolto dello spirito, 5 la rassegna dedicata alle “Preghiere dell’umano”, organizzata dalla Biblioteca Gambalunga e dall’Associazione “Vite in transito”, con il sostegno di SGR per la cultura. Il musicista e compositore Fabio Mina conduce nei suoni del raga, la cellula melodica, il fulcro intorno al quale si sviluppa la musica indiana. Raga è un termine difficile da tradurre. Modo musicale, stato d’animo, colore: sono solo alcuni dei significati di questa parola.

L’ improvvisazione nella musica di Fabio Mina si muove, come nella musica indiana, tra introspezione e stimoli esterni cercando di cancellare questa dualità. Il suono nei Veda è la vibrazione che origina il mondo, che accumuna le creature che lo abitano; suono e respiro sono strettamente legati, sono l’atman, il soffio vitale. Il flauto è lo strumento di Khrishna con cui diffonde l’amore sulla terra.

Fabio Mina suona flauto traverso occidentale ed indiano (bansuri) e allarga lo spettro delle loro possibilità con elettronica dal vivo ed effetti mantenendo sempre intatta lo spirito che nonostante il passare del tempo continua a risuonare nel loro soffio. Letture di Giuseppe Prosperi.


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