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Trenitalia apre al pubblico le porte dell’ Officina Locomotive

Sabato 27 maggio, dalle 14.30 alle 16.30, sarà possibile partecipare a un insolito viaggio alla scoperta di un importante sito industriale della città, nato nel 1912, ma con ancora molto futuro davanti a sé.

Saranno gli stessi lavoratori ad accompagnare gli ospiti nei diversi settori dell’impianto, dove ogni giorno circa 250 tecnici si occupano della manutenzione di locomotive e motori diesel. L’impianto di Rimini, infatti, è oggi l’unico polo di Trenitalia dedicato alla riparazione dei motori termici ed alla manutenzione ciclica di locomotive diesel sia da treno che da manovra. Ci sarà anche la possibilità di vedere dal vivo un’antica locomotiva a vapore, non più in servizio ma perfettamente conservata.

Con questo invito alla cittadinanza l’Officina Locomotive di Rimini festeggia l’intitolazione della vicina nuova rotonda, posta all’incrocio fra le vie Roma – Tripoli – Bassi, realizzata dal Comune di Rimini e strategica per la nuova viabilità della città.

Alle 17.00, sarà il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, insieme a Sergio Spagnoletti, Responsabile OMC Locomotive Rimini di Trenitalia, a scoprire la targa con il nuovo nome della rotonda, al centro della quale è stata posata nelle scorse settimane una sala montata. Il manufatto, composto da due ruote e dall’asse di sostegno di una locomotiva elettrica degli anni ’30, è accompagnato dalla scritta Officina Locomotive Rimini 1912, realizzata dal Comune. La sala, donata da Trenitalia, poggia su un tratto di binario messo a disposizione da Rete Ferroviaria Italiana.

La sala montata
Due ruote alte 1,88 metri e un peso complessivo di circa 6 tonnellate. La sala esposta nella rotonda dedicata all’Officina locomotive di Rimini apparteneva a una locomotiva elettrica del gruppo E 428, di cui tra il 1934 e il 1958 vennero realizzati 242 esemplari.

Di grande potenza (potevano raggiungere i 130 km/h, una velocità molto elevata per l'epoca) le locomotive del gruppo E428 furono utilizzate in servizio regolare fino al 1989.

L'officina locomotive di Rimini

Di importanza produttiva e strategica fin dai primi anni di attività, l’Officina fu gravemente danneggiata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e ricostruita dagli stessi ferrovieri. Alla fine degli anni '50, con la graduale sostituzione delle locomotive a vapore con mezzi di trazione elettrici e diesel, iniziò per l’impianto un processo di riconversione che si protrasse fino alla metà degli anni ‘60, accompagnato dalla riqualificazione professionale del personale e da investimenti per l’adeguamento ambientale e impiantistico. Due aspetti, quelli della formazione del personale e dello sviluppo tecnologico, ne hanno accompagnato l’attività fino ai giorni nostri, insieme a un’attenzione costante alla sicurezza sul lavoro e al rispetto per l’ambiente. Negli ultimi anni è stata realizzata una nuova fase di trasformazione del sito produttivo, volta all’incremento delle flessibilità impiantistiche ed infrastrutturali per consentire l’acquisizione di nuove attività, come la revisione generale delle automotrici ALn e dei complessi di potenza (“power pack”) dei moderni treni Minuetto Diesel.


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