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I Risvolti dell'abito in una mostra che spazia dalla natura alle opere di Gruau

L'abito nella sua accezione più ampia. L'abito che copre, mostra e racconta. Tessuti che fanno parte di memorie di famiglia, di suggestioni e ispirazioni. Il Museo della Città di Rimini ospita la terza edizione di Risvolti dell'Abito, nata nel 2013, grazie ad una fertile relazione con l'Università e con l'Accademia di Belle Arti riminese, ma anche con gli artisti, gli archivi e le collezioni che nel territorio studiano, elaborano e conservano il tessuto e l'abbigliamento, che vedono in questo un campo di espressione e di comunicazione sociale. La mostra, che inaugura sabato 6 maggio, alle 17, e rimarrà in allestimento fino al 18 giugno, è a cura di Anna Bertozzi, Sabrina Foschini, Massimo Pulini, Silvia Scorcella, Ines Tolic.

Anche in questo anno, come in ogni edizione, il gruppo di lavoro ha individuato e coinvolto alcuni artisti la cui ricerca si distingue per una intima relazione con gli elementi primari dell'Abito. Il Corpo è il macro tema della sezione ospitata nell'Ala Nuova del Museo, entro la quale vengono allestite sale monografiche con opere di Bebhaus, Bucobianco, Romina Dorigo, Paola Gandolfi, Mariano Marini, Lucia Nanni, Lamberto Petri, Anna Rossi, ZoneModa (Università di Bologna - Campus di Rimini) mentre nella Manica Lunga, che ha sede al primo piano dell'antica struttura museale, è ospitata una inedita ricerca artistica di Anna Maria Del Bianco e di Stefano Lombardelli (Decorazione Italiana), dedicata ai Succhi d'erba, una tecnica "illusionistica" della pittura, a imitazione degli arazzi parietali, che ebbe fortuna tra Sette e Ottocento.

Nel giorno dell'inaugurazione nella Sala del Giudizio, sarà realizzata la performance Estratti naturali curata dalla compagnia di teatrodanza Il Tempo Favorevole.

Per l'occasione il Museo della Città aggiunge, alla sezione dedicata al grande disegnatore e illustratore di moda René Gruau, una decina di opere mai esposte, lungo il percorso che va dal corpo antico del Museo all'Ala Nuova. Le opere fanno parte del fondo donato dallo stesso artista alla sua città natale, che documenta la prolifica attività di uno dei più grandi illustratori di moda di tutti i tempi. In particolare si è scelto di presentare alcuni manifesti pubblicitari per la “Bemberg”, l’azienda europea leader nella produzione di fodere per abbigliamento e arredi, con cui Gruau collaborerà dagli anni ‘50 agli anni ’80.  La scelta è dettata dall’assonanza con i “risvolti” che danno il titolo alla mostra e quindi a tutto ciò che sta a latere dell’abito. Per queste campagne Gruau ha sempre adottato soluzioni grafiche innovative, dando un vivace risalto cromatico agli interni dell’abito, aprendo risvolti con colpi di vento, portando alla luce ciò che normalmente sta all’interno del vestito e che quindi passerebbe inosservato.


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