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"Mediterraneo" torna sul grande schermo nella versione restaurata

Mercoledì 24 luglio, alle ore 21,30 presso la Corte degli Agostiniani, nell'ambito della rassegna “Cinema sotto le stelle” verrà proiettata la versione restaurata in 4K da Infinity del film di Gabriele Salvatores “Mediterraneo”, vincitore nel 1992 del premio Oscar come miglior film straniero.

Mediterraneo,  rappresenta la chiusura della “trilogia della fuga” di Salvatores, composta da Marrakech Express (1989) e Turné (1990), in cui il regista esplora la poetica dell’evasione da una realtà incomprensibile, in film ambientati in luoghi esotici centrati sul tema del viaggio fisico ed interiore e fortemente legati alle dinamiche di gruppo che accompagnano questo fenomeno generazionale.  Il film, ambientato nel giugno del 1941, racconta lo sbarco di otto militari italiani su una piccola isola dell'Egeo, con il compito di stabilirvi un presidio. L'isola appare deserta e i soldati, comandati dal tenente Montini (Claudio Bigagli), professore di ginnasio appassionato di pittura, si rivelano assolutamente inadatti all'attività militare. Sfruttando l'isolamento geografico e l'impossibilità di comunicare con il comando dovuta alla radio rotta e l'apparente solitudine dell'isola, i soldati si dedicano ad attività del tutto estranee alla guerra.

Mediterraneo assume l’aspetto di un nostalgico amarcord, che riesce in più di un’occasione ad incantare per leggerezza e coinvolgimento emotivo, connubio facilitato dal palese affiatamento tra cast e regista. Un meritato Oscar come miglior film straniero e un David di Donatello, per un’opera che rimane un’incantevole e nostalgico ritratto degno del miglior cinema italiano che fu. Con delicatezza e ironia, Salvatores ci fa naufragare in uno spaccato realistico dell’umanità dove però non mancano le sfaccettature di una poesia pacata e le situazioni paradossali di una guerra folle. Abatantuono, Bigagli, Cederna, si concedono completamente davanti alla macchina da presa, sempre misurata e profonda, plasmandosi perfettamente su una sceneggiatura che tiene alto il nome del cinema italiano. Ci si dimentica e ci si perde per ritrovare se stessi.

IL RESTAURO DI INFINITY

Dopo Borotalco nel 2017, Mediterraneo rappresenta il secondo progetto di restauro di Infinity. Pablo Falanga – Direttore Commerciale di Infinity – ha dichiarato: “L’impegno di Infinity verso il cinema si rinnova ancora una volta grazie al restauro di uno dei titoli più importanti della nostra cinematografia. Ringrazio Cinema Communications che ha curato tecnicamente il restauro in 4K di un capolavoro frutto del genio italico cinematografico”.

REVOLUTIONS 1989 – 2019

Il film fa parte della  sezione “Revolutions 1989-2019” che getta uno sguardo sui tre anni che cambiarono il mondo (1989-90-91) con tre film che hanno in qualche modo rappresentano il nostro cinema e la nostra storia. Una mini rassegna che accompagna e fa da cornice a “Revolutions 1989-2019: L'arte del mondo nuovo - 30 anni dopo” mostra, curata dal critico e storico dell’arte Luca Beatrice in programma a Castel Sismondo Dal 6 luglio al 25 agosto 2019.  Venerdì 9 agosto invece sarà la volta di “Palombella rossa” di Nanni Moretti uno dei film italiani più amati e citati degli ultimi trent'anni in cui il regista è riuscito come pochi a fondere pubblico e privato, individualismo e collettività, creando un immaginario indiscutibilmente cinematografico proprio in un decennio di fortissime mutazioni sociali che il cinema italiano faticava a intercettare come nelle stagioni precedenti. Conclude la sezione l'ultimo capolavoro di Federico Fellini “La voce della luna” (21 agosto), film che poeticamente  ci indica una via d’uscita ai continui  attentati alla dignità, alla bellezza, alla creatività dell’uomo.


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