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"Il fattore X" anche in medicina nell'incontro con Letizia Gabaglio ed Elisa Manacorda

Essere uomo o donna fa molta differenza, anche quando si tratta di salute. Lo spiegano le giornaliste Letizia Gabaglio e Elisa Manacorda nel loro volume Il fattore X. Il primo libro sulla medicina di genere scritto dalle donne e pensato per le donne (Castelvecchi, 2010), al centro dell’incontro di venerdì 29 marzo, ore 17.30, Cineteca comunale di Rimini. Nuovo evento della rassegna Sapienza contro violenza.

Le autrici, in dialogo con Francesca Castellani (Coordinamento Donne Rimini), Rita Turci (presidente di Soroptimist International Club Rimini), Patrizia Ghetti, Ordine dei Farmacisti di Rimini (socia di Soroptimist International Club Rimini), Loreley Bianconi, consigliera dell’Ordine dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri di Rimini, coordinatrice del Centro di Formazione Medicina di Genere OMCeO Rimini, affrontano il tema della medicina di genere, nel quarto appuntamento del ciclo di incontri Parla con lei. Sapienza contro violenza, promosso dall’associazione di volontariato Coordinamento Donne Rimini onlus.

Il libro “Il fattore X” affonda le radici in un progetto - “Medicina, singolare maschile” - promosso nel 2003 dall’associazione culturale Galileo e dall’associazione Donne e Scienza sostenuto dalla Fondazione Pfizer. Il progetto, di cui facevano parte studiose di varie discipline, aveva come obiettivo quello di promuovere la cultura di genere nella medicina e di diffondere i suoi concetti anche al grande pubblico. Era un primo tentativo di comunicazione su questo tema, ma non sufficiente: per molto tempo la discussione è rimasta confinata nella cerchia degli addetti ai lavori (medici, aziende farmaceutiche), e mancava uno sforzo per rendere consapevole anche il grande pubblico delle novità introdotte dalla “medicina di genere”, per capire quale impatto questa abbia sulla vita quotidiana di uomini e donne. Naturalmente, pur essendo a tutt'oggi l'unico rivolto ai non addetti ai lavori, non è un libro completo ed esaustivo sull’argomento, perché non affronta alcuni temi che pure sarebbe stato interessante toccare, come le malattie autoimmuni o i disturbi dell’alimentazione, che com’è noto, colpiscono in misura assai maggiore il sesso femminile rispetto a quello maschile. Abbiamo scelto gli argomenti per i quali la variabile di genere ci sembrava meno evidente per il grande pubblico, ma che invece poggia su una base di dati sufficientemente ampia e scientificamente valida.

Non è un libro sulla salute femminile, cioè su quelle malattie che per ovvie ragioni colpiscono esclusivamente le donne, come il tumore dell’utero (sebbene questa confusione sia spesso presente anche tra gli “esperti del settore”), ma un libro che cerca di raccontare il modo in cui molte malattie colpiscono diversamente uomini e donne, di come la loro diagnosi possa e debba essere calibrata sul sesso di appartenenza, di come le terapie possano risultare più o meno efficaci in relazione al genere. Ciascun capitolo ha una sua referente scientifica, che ha fornito il materiale iniziale e che ha revisionato il testo, dando suggerimenti sulla struttura e correggendo le eventuali imprecisioni.
 


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