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La città balneare raccontata in un mare di fotografie

Sono Un mare di fotografie quelle che si conservano nell’archivio fotografico della Biblioteca Gambalunga, banca di immagini imponente, formata da oltre un milione e mezzo di fotografie, che illustrano il territorio riminese in quasi due secoli di storia. Ne parlerà venerdì 18 maggio alle ore 18, nella Sala della Cineteca, Alessandro Sistri, che racconterà l’Identità balneare della città nell’Archivio fotografico della Gambalunga.

Dalle origini, la fotografia ha trovato nel turismo il suo principale volano, ne è stata uno dei principali agenti di diffusione, tanto che l’immagine del turismo ha ampia rappresentazione nelle collezioni gambalunghiane: dalle foto del bolognese Pietro Poppi, scattate fra il 1890 e il 1896 agli album del pioniere della fotografia riminese Vincenzo Contessi e figli, commissionati dal Comune per la vendita dei villini e la promozione dei bagni (1881-1902), agli archivi fotografici dell’Azienda di Soggiorno, e dell’Ente provinciale turismo, per giungere alle raccolte dei fotoreporter Davide Minghini e Venanzio Raggi, col quale si aprono affacci sul secondo millennio.

Dalla balneoterapia alla vacanza gioiosa, all’industria del turismo: un fitto e affascinante racconto di mutazioni culturali e antropologiche.  Il repertorio iconografico ideale per viaggiare sulle  strade sempre più intrecciate della storia, della sociologia, dell’antropologia del contemporaneo. Se poi gli oggetti/soggetti delle fotografie sono i luoghi e i rituali balneari, la fascinazione  può risultare particolarmente forte e sottile, insieme concreta e leggera, considerando che la spiaggia ha segnato e segna in modi del tutto particolari, non solo economici, la vita e l’identità della città.


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