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Michele Riondino racconta gli "angelici anarchici" De André e Don Gallo

Doppio appuntamento nel weekend per lo Spazio Tondelli. Venerdì la serata è dedicata al «vangelo laico» di Fabrizio De André. Domenica pomeriggio, omaggio a Roald Dahl con uno spettacolo per bambini e famiglie.
 
Venerdì 9 dicembre, alle, 21, allo Spazio Tondelli di Riccione Michele Riondino racconta Fabrizio De André e don Andrea Gallo e fa rivivere lo straordinario legame che li ha uniti. Il talentuoso attore, che in tv è stato Mennea e il giovane Montalbano e che al cinema ha recitato per Bellocchio, Martone e i fratelli Taviani, questa volta veste i doppi panni dell’interprete e del regista e, su drammaturgia di Marco Andreoli, mette in scena "Angelicamente anarchici. Fabrizio De André e don Andrea Gallo". Ad accompagnarlo dal vivo, una band di musicisti composta da Francesco Forni, Ilaria Graziano e Remigio Furlanut. 

Nello spettacolo – coprodotto da Teatro Carcano di Milano e Promo Music, e inserito nella rassegna La bella stagione – Riondino dà voce a don Gallo e a quello che lui stesso definiva il suo quinto vangelo. «I miei vangeli» ha scritto infatti il prete di strada nel libro-testamento Sopra ogni cosa «sono cinque: Matteo, Marco, Luca, Giovanni e Fabrizio… Oltre ai quattro testi “canonici”, ho da sempre un quinto evangelo, quello secondo De André. È la mia Buona Novella laica. Scandalizza i benpensanti, ma è l’eco delle parole dell’uomo di Nazareth che, ne sono certo, affascinò il mio amico Fabrizio.» 

Quella tra il fondatore della Comunità di San Benedetto al Porto e il più celebre dei cantautori italiani, genovese come lui, è stata un’amicizia intima e fortissima. A unirli sono stati il desiderio di giustizia, la cultura libertaria e la concezione della vita come cammino e incontro, senza nessuna forma di pregiudizio. Partigiano, missionario, cappellano di carceri, parroco degli emarginati, don Gallo ha scelto alcune delle più belle canzoni di Faber, e in questi brani ha ritracciato il nucleo del messaggio evangelico, penetrante e universale. Fino agli ultimi giorni di vita, in brani immortali come La guerra di Piero, Andrea, Amico fragile, Prinçesa, ha sottolineato la coscienza civile, la comprensione umana, la guerra all’ipocrisia e il desiderio di riscatto degli emarginati: perché, come recitano i versi di Via del Campo, «dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior». Angelicamente anarchici è il racconto di questo «vangelo laico» e di un viaggio a due, in direzione ostinata e contraria.

Informazioni: tel. 320 0168171 (lunedì-venerdì, ore 10-13).
 


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