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Rassegna filosofica: J'accuse! Nessuno è innocente

Da ottobre al Cinema Teatro Astra di Misano Adriatico prende il via la rassegna filosofica dal titolo J'Accuse. Nessuno è innocente. Appuntamento tutti i venerdì alle ore 21.

Questo il programma:

Venerdì 4 Ottobre
 appuntamento con Umberto Galimberti che parlerà di "Nietzsche: j’accuse dell’Occidente". Venerdì 11 Ottobre appuntamento con Gianfranco Pacchioni che parlerà de "L’ultimo sapiens. Viaggio al termine della nostra specie". Venerdì 18 Ottobre è la volta di Marco Guzzi con "J’accuse queste èlites suicidarie". Fuori programma mercoledì 23 Ottobre con Massimo Cacciari e "La mente inquieta. Saggio sull’umanesimo". Venerdì 25 Ottobre con Diego Fusaro e "Pier Paolo Pasolini : J’accuse contro l’omologazione". Venerdì 8 Novembre è la volta di Carlo Sini con "J’accuse: nessuno è innocente". Venerdì 15 Novembre tocca a Salvatore Natoli con "Socrate, il tafano: contro la pigrizia dell’intelligenza e la decadenza della Polis". Giovedì 21 Novembre ci sarà Vito Mancuso con "J’accuse me stesso" ed infine venerdì 29 Novembre Ivano Dionigi parlerà di "Osa sapere : contro la paura e l’ignoranza"

"J’accuse” è un mezzo rivoluzionario per far esplodere la verità, "j’accuse” è un atto di responsabilità con cui l’io si espone. Quando l’ingiustizia ammantata di diritto vince non tutto è perduto: l’ultima parola spetta a quel particolare tipo di intellettuale che riveste un ruolo sociale autonomo, ovvero il depositario del buon senso. E infatti "Io accuso” è la celebre formula con cui lo scrittore Émile Zola difese, nella Francia di fine ‘800, il capitano Alfred Dreyfus, ebreo, ingiustamente condannato per tradimento. Il clamoroso errore giudiziario aveva fornito il capro espiatorio ideale ad una società in crisi ma l’anziano scrittore vede la verità e non può ignorarla: Dreyfus è innocente, lo proclama a gran voce bollando la violenza nascosta dietro la maschera del potere per ciò che è, pura volizione, sopraffazione e non diritto. La nota vicenda è solo una fra le macchie della storia europea ma gli elementi costitutivi ne fanno il paradigma di ogni persecuzione: il crimine sociale, la vittoria del pregiudizio sull’evidenza, il rifiuto della giustizia, la corruzione, le campagne false per smarrire l’opinione pubblica. 

Ispirandosi a questa pagina di resistenza della ragione Gustavo Cecchini, direttore della Biblioteca di Misano Adriatico, ha curato la nuova rassegna filosofica della stagione autunnale dal titolo "J’accuse: nessuno è innocente”, attualizzando la formula di Zola per sottoporre al fuoco della critica le contraddizioni del nostro presente. Ogni ospite pronuncerà il proprio J’accuse, attraverso l’insegnamento di altri maestri del pensiero oppure attraverso la testimonianza personale. Ma chi accusare in un mondo globalizzato e omologato?
 Ingresso libero sino ad esaurimento posti, senza prenotazione
 


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