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"Il Trecento riscoperto", l'arte riminese raccontata da Antonio Paolucci e Vito Mancuso

Venerdì 20 Settembre, nella chiesa di Sant'Agostino, alle 17, la Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini e Crédit Agricole Italia in collaborazione con l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Alberto Marvelli” e l’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Rimini presentano il volume dal titolo "Il Trecento riscoperto". Gli affreschi della chiesa di sant'Agostino a Rimini (Silvana Editoriale, Milano 2019) con introduzione di Antonio Paolucci, fotografie di Gilberto Urbinati e saggi di Daniele Benati e Alessandro Giovanardi. Tra gli ospiti anche il teologo Vito Mancuso

Il volume è dedicato proprio a questo mirabile ciclo pittorico, già oggetto in passato di particolare attenzione da parte della critica d’arte più attenta. Rappresenta un’assoluta novità rispetto ai precedenti studi, sia per ampiezza e accuratezza della documentazione iconografica offerta, sia per originalità delle analisi interpretative avanzate. La pubblicazione si avvale sia di un’ampia e rinnovata analisi storico-critica degli affreschi proposta da Daniele Benati (Università degli Studi di Bologna), sia di un’approfondita quanto contestuale interpretazione teologico-simbolica e liturgica degli stessi indagata da Alessandro Giovanardi (ISSR “A.Marvelli”).

Ad accogliere i relatori, i saluti di don Vittorio Metalli, parroco della chiesa di Sant’Agostino, poi l’intervento del Vescovo di Rimini,  Mons. Francesco Lambiasi, di Linda Gemmani, Presidente della Fondazione CARIM e Emilio di Castro, Responsabile commerciale Crédit Agricole Italia. Successivamente le riflessioni di Antonio Paolucci (Gli affreschi riscoperti) e del teologoVito Mancuso (La bellezza tra arte e fede). A seguire, tre relazioni degli autori: Daniele Benati (Un rinnovato sguardo storico-artistico), Alessandro Giovanardi (La prospettiva teologico-liturgica) e Gilberto Urbinati (Fotografare il Trecento Riminese). Coordina l’incontro il prof. Natalino Valentini, Direttore dell’ISSR “A.Marvelli”.


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