Eventi

Primo appuntamento con la danza nella stagione del Teatro Galli, in scena le piante e i corpi del “Paradiso”

Una personale visione del Paradiso dantesco che non si propone come una versione coreografata dei versi, dove non si trova alcun ché di descrittivo, di simbolico o narrativo.  “Lo spettacolo è la costruzione di un giardino e non riporta la parola della Divina Commedia, non cerca di tradurre il testo in movimento ma si pone sulla soglia di una sospensione, cerca di raccogliere la tenuità del contatto e il gesto primordiale, liberatorio e vertiginoso dell’amore”. Così Virgilio Sieni, danzatore e coreografo tra i più affermati della scena nazionale e internazionale, introduce Paradiso, il suo ultimo lavoro, in scena mercoledì 16 novembre (ore 21) al Teatro Galli, primo appuntamento con la danza della Stagione 2022-2023.  

La prima parte presenta la costruzione di un Eden cupo e rigoglioso, con cinque danzatori che tracciano il suolo di passi intesi come piantumazioni di un giardino immaginario. La coreografia si sviluppa accarezzando lo spazio invisibile, endecasillabi di movimenti dove i versi della danza ritrovano il risuonare della rima da una terzina all’altra. Nella seconda parte tutto avviene cercando nel respiro delle piante la misura per costruire un giardino quale traccia e memoria dei gesti che lo hanno appena attraversato. La coreografia è costruita portando, sollevando e depositando le piante nello spazio: “questo passeggiare insieme a loro, sentirne chiaramente il peso e il volume, ci ha istruito sul senso della lentezza e dello scorrimento: canali gestuali e ‘amorosi’”. “Le piante – prosegue Sieni - restituiscono il vero senso della danza, la lingua penultima: dialettale e popolare, in grado di mettere in dialogo le persone secondo declinazioni astratte, simboliche, inventate e immediatamente inscritte nella memoria”. 

Virgilio Sieni è danzatore e coreografo italiano, artista attivo in ambito internazionale per le massime istituzioni teatrali, musicali, fondazioni d'arte e musei. Si forma in discipline artistiche e architettura, dedicandosi parallelamente a ricerche sui linguaggi del corpo e della danza. È uno dei fondatori della compagnia Parco Butterfly e nel 1992 crea la Compagnia Virgilio Sieni, affermandosi come uno dei protagonisti della scena contemporanea internazionale. Dal 2003 dirige a Firenze CANGO Cantieri Goldonetta, Centro Nazionale di Produzione della danza per la ricerca e la trasmissione sui linguaggi del corpo, uno spazio per ospitalità e residenze di artisti. Nel 2007 fonda l’Accademia sull'arte del gesto, un contesto inedito di formazione e creazione che coinvolge persone di qualsiasi età, provenienza e abilità, sull'idea di comunità del gesto.
Gli è stato assegnato per tre volte il premio Ubu (2000, 2003, 2011), nel 2011 il premio Lo Straniero e nel 2013 è stato nominato Chevalier de l'Ordre des Arts et de Lettres dal Ministro della cultura francese. È stato Direttore della Biennale Danza di Venezia dal 2013 al 2016.
La sua ricerca si fonda su un'idea di corpo come luogo di accoglienza delle diversità e come spazio per sviluppare la complessità archeologica del gesto. Crea il suo linguaggio a partire dal concetto di trasmissione e tattilità, approfondendo i temi della risonanza, della gravità e della moltitudine poetica, politica, scientifica e archeologica del corpo. 


Si parla di