Eventi

All'Arboreto "Context" di Alessandro Carboni e "Ossessione Chroma" di Riccardo Chitarrari

Iniziata lo scorso 11 maggio la residenza creativa di Alessandro Carboni, per la ricerca e la composizione del nuovo spettacolo “Context”, sarà l'occasione per il Teatro Dimora di Mondaino, dopo mesi di lavoro e sostegno agli artisti, per riaprire finalmente le proprie porte anche al pubblico con la prova aperta di questo nuovo progetto, nella giornata di domenica 23 maggio alle ore 19 (ingresso a contributo libero, posti limitati con prenotazione obbligatoria tramite mail: teatrodimora@arboreto.org). La residenza ha segnato anche il ritorno degli appuntamenti di E’ BAL – palcoscenici per la danza contemporanea, rete costituita da 11 enti tra teatri, festival, associazioni di spettacolo e centri di residenza, che realizzeranno un cartellone regionale con oltre 40 eventi tra spettacoli, residenze, incontri e laboratori in oltre 20 spazi teatrali, configurandosi come progetto particolarmente attento a perseguire l’obiettivo di promuovere la cultura della danza contemporanea con particolare attenzione verso l’approfondimento e la crescita della comunità di spettatori. Con la riapertura al pubblico, riprende anche il progetto DEA_Dimora Esposizioni d’Arte luogo di incontro, una galleria d’arte temporanea che nasce con lo scopo di aprire un dialogo fra il territorio e il teatro. Con l’intento di creare un circuito di relazioni e scambi tra artisti visivi e artisti in residenza il foyer del Teatro Dimora diventa palcoscenico degli immaginari attraversati dagli artisti. Ad abitare temporaneamente lo spazio che limita la scena saranno le opere di artisti che hanno scelto il nostro territorio e le zone limitrofe come habitat di vita. OSSESSIONE CHROMA è la raccolta di opere del giovane artista Riccardo Chitarrari, che inaugurerà l’esposizione assieme alla curatrice del progetto Francesca Giuliani domenica 23 maggio alle ore 18, un’ora prima della prova aperta.
(ingresso a contributo libero con prenotazione obbligatoria tramite mail: teatrodimora@arboreto.org indicare se si intende partecipare anche alla prova aperta). Context è un progetto visivo e performativo che indaga l’idea di contesto (dal latino con-tèxere = tessere insieme, intrecciare) come l'insieme delle circostanze che definiscono un evento: una riflessione sulla relazione degli elementi che lo costituiscono, in un continuo adattamento dei principi fondanti e delle condizioni stesse che lo hanno generato. Inteso come un tessuto, ovvero un aggregato non casuale, il contesto è inteso come un organismo strutturato di elementi semplici in interazione fra loro. L’artista lo immagina non come una griglia rigida ma come una “maglia”, uno spazio mobile di interconnessione in cui relazioni infinite e differenze infinitesimali tra gli elementi fanno emergere ramificazioni continue; un tessuto senza centro o bordo, uno spazio di anarchia semi-organizzata, un intrico di densità irregolare fatto di trame in cui si alternano spazi e vicinanze. A partire da questi presupposti emerge per l’artista l’esigenza di attivare un processo di ricerca visivo e performativo sulla relazione tra strutture primarie e complessità. Il punto di partenza è la figura geometrica del triangolo che egli utilizza come unità primaria per suddividere lo spazio in celle geometriche e regolari. Queste unità triangolari formano una rete che diventa un modello narrativo, estetico e performativo che invita alla contemplazione della serialità, del ritmo, dell’incompletezza. L’intento dell'artista è quello di operare un’approssimazione geometrica e discreta dello spazio che permetta di osservare il triangolo al tempo stesso come unità e tutto riduttiva ed espansiva insieme. Inteso come un oggetto prismatico capace di far coesistere più cose insieme, Context è costituito da vari formati visivi e performativi, testuali e sonori, che incarnano da punti di vista diversi l'intero processo di ricerca. In Context ogni formato è interconnesso e - citando Timothy Morton - “ogni entità sembra strana. Niente esiste completamente da solo, e così niente è pienamente se stesso”. Info: https://www.alessandro-carboni.com/context


Si parla di