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"Don Chisciotte della Mancia” al Museo della città con Marino Sinibaldi

In un’epoca infestata da menzogne, aggressività e indifferenza è lecito chiedersi se le “menzogne” della letteratura possono ancora aiutarci a “leggere il mondo” in cui viviamo, se i romanzi possono consegnarci le verità profonde dell’animo umano. Sarà il giornalista, critico letterario e conduttore radiofonico Marino Sinibaldi, sabato 16 novembre, (Museo della città, Sala del Giudizio, ore 17), a indagare le proprietà “terapeutiche“ di uno dei grandi romanzi della letteratura europea: “Don Chisciotte della Mancia”, l’indomito cavaliere senza macchia e senza paura, scaturito dalla penna di Miguel de Cervantes Saavedra. Una storia di passione e amore per la letteratura che sfocia nella follia, spingendo l’hidalgo Alonso Quixano ad abbandonare la sua vita agiata per vivere in prima persona le eroiche e nobili avventure degli amati romanzi cavallereschi. 
“È sbagliato entrare nella realtà con le illusioni?” si chiede Marino Sinibaldi. “Ha ragione Don Chisciotte, o il mondo?” Questo libro non dà mai la stessa risposta. Pochi personaggi nella storia della letteratura di tutti i tempi hanno la sua forza mitica ed evocativa e producono nuovi interrogativi.
L’ingegnoso hidalgo, spinto all’agire dalla continua e sempre più coinvolgente lettura di libri, in uno scambio ininterrotto tra sogno e realtà, mostra la vitalità dell’immaginazione per produrre alternative all’esistente, ma soprattutto la sua lettura ci insegna a spezzare l’indifferenza in cui viviamo, per prenderci cura del mondo. Don Chisciotte è il pazzo che trova “conveniente e necessario” farsi
cavaliere errante al fine di disfare “ogni specie di torti”, che aspira a restaurare la giustizia nel mondo, emulando gli eroi dei romanzi cavallereschi. Ci dice che non basta “leggere il mondo”, importante è cambiarlo.
 
 Marino Sinibaldi è un giornalista, critico letterario e conduttore radiofonico italiano. L'attività pubblicistica è iniziata contemporaneamente a quella di bibliotecario che ha svolto per oltre vent'anni presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea di Roma. Successivamente si è dedicato al giornalismo e alla conduzione di programmi radiofonici e televisivi per i quali ha ricevuto numerosi riconoscimenti. È stato ideatore e conduttore della trasmissione Fahrenheit su Rai Radio 3. Nel 2009 è stato nominato direttore di Radio 3. È membro del direttivo del Premio Strega e del Consiglio di amministrazione della Fondazione Bellonci. Dirige la Festa del libro e della lettura "Libri come" presso l'Auditorium-Parco della musica di Roma. Dal gennaio 2014 al 2017 è stato presidente del Teatro di Roma. Nel 2014 l'editore Laterza ha pubblicato Un millimetro in là. Intervista sulla cultura curata da Giorgio Zanchini.


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