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Al Mulino di Amleto Teatro Mauro Monni porta in scena "La solitudine del Re"

Sabato alle 21.15, al Mulino di Amleto Teatro, Mauro Monni porta in scena "La solitudine del Re", monologo da lui scritto, diretto e interpretato, sui  55 giorni di prigionia di Aldo Moro nel covo delle Brigate Rosse.  Dopo il suo sequestro, culminato con l’eccidio di via Fani,  avvenuto il 16 marzo 1978, giorno in cui il nuovo governo guidato da Giulio Andreotti stava per essere presentato in Parlamento per ottenere la fiducia, Moro fu sottoposto a un lungo processo politico da parte del Tribunale del Popolo istituito dalle BR, che dopo aver chiesto invano uno scambio di prigionieri con lo stato italiano, condannò a morte il Presidente della Democrazia Cristiana.

Lo spettacolo di Monni, ci riporta alle plumbee atmosfere di quegli anni di terrorismo, e cerca di indagare gli aspetti emotivi, ancorché politici di Moro. La consapevolezza dell'uomo potente abbandonato al proprio destino, le meschine macchinazioni avvenute al di fuori della prigione col pretesto della "ragion di stato", le ingerenze dei servizi segreti esteri, fanno di Aldo Moro una figura quasi uscita dalla penna shakespeariana, un Riccardo III dei nostr giorni, destinato al martirio nel nome della fermezza istituzionale, condannato da una giustizia miope cercata nell'uso di armi e violenza, destinata inevitabilmente alla sconfitta e all'oblio.

Mauro Monni non è nuovo al teatro di inchiesta: con "Feltrinelli, una storia contro" ha vinto alcuni premi nazionali e superato le 120 repliche. Con "La solitudine del Re" tenta di fare un po' più di luce su un' epoca ancora misteriosa, ma fondamentale, per la nostra democrazia. Le musiche originali composte  da Marco Lamioni e i video realizzati dal regista Paul Cameron, contribuiscono a restituire quel clima di smarrimento e indignazione che sconvolse l’Italia intera.


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