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il Trio Spatacchini apre Balfolk sur l’herbe, prima rassegna riminese di tre concerti gratuiti

Mazurke francesi, scottish, valzer e polke che hanno fatto la storia e il presente del divertimento europeo saranno protagoniste di Balfolk sur l’herbe, prima rassegna riminese di tre concerti gratuiti serali al Parco Cento Fiori tra giugno e luglio con musicisti il cui repertorio attraversa l’Europa nel creativo bilico tra innovazione stilistica e tradizione. Si balla come una volta, sull’erba del parco della Serra Cento Fiori, ai bordi del parco XXV aprile, ad appena 300 metri dal bimillenario Ponte di Tiberio. Ad aprire la rassegna venerdì 17 giugno alle 21,30 sarà il Trio Spatacchini, bolognesi che propongono un repertorio balfolk con venature jazz e altre sfumature attinte dalle musiche popolari francesi e irlandesi. Ma non stupitevi di ballare un valzer che sa della Parigi bohémien, una mazurka con riflessi di Ravel e Debussy, una chapeloise su una sfrenata giga irlandese, una scottish in pieno stile Glenn Miller. Giorgio Tacconi, Sissi Spicca e Lippo Mariolini – questi i componenti del Trio Spatacchini – aggiungerano al loro repertorio una voce mitteleuropea, grazie alla cantante ungherese Claudia Divon, special guest della serata.
Venerdì 24 giugno alle ore 21 è di scena invece l’organetto diatonico dell’attesissimo Filippo Gambetta, musicista internazionale dai numerosi progetti musicali che si divide tra Europa e nord America, partecipando ai più importanti festival di Balfok di tutto il vecchio continente. Con sei album all’attivo, uno dei quali, Otto baffi, vincitore del Premio Nazionale Città di Loano, a Rimini proporrà un repertorio di sue composizioni sulle forme coreutiche tradizionali di Italia, Francia, Isole Britanniche e Scandinavia. Preludio al concerto di Filippo Gambetta la passione e il romanticismo della fisarmonica di Ciro Manigrasso. La rassegna chiude il 1° luglio alle ore 21,30 con l’affermato duo delle vicine Marche, i Di Doux, presenza familiare nella cultura balfolk che si rinnova in diversi progetti. Sono Sara Pierleoni e Giuseppe Grassi, che nell’occasione proporranno un repertorio, per la maggior parte cantato, di brani tradizionali e contemporanei da Bretagna, Guascogna, Poitou, ma, perché no, anche una dolce mazurka portoghese, o un forrò. Inviti alle danze con le “vibrazioni” di voce, fisarmonica e pianoforte.


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