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Le donne nell'arte, luci sulla vita e le opere di Elisabetta Sirani

Appuntamento venerdì 6 maggio, alle 17,30, con la rassegna "I maestri e il tempo. Racconti di donna:simboli, radici, destini". L'incontro, tenuto dall'assessore alla cultura Massimo Pulini, critico e storico d'arte, verte sulla breve vita di Elisabetta Sirani e su quella di Ginevra Cantofoli. Fra ‘500 e ‘600 la ‘scuola bolognese’ ha rappresentato uno straordinario movimento pittorico barocco ed Elisabetta Sirani è certamente fra i maggiori artisti europei di quel periodo, nonché protagonista della più prolifica officina italiana di artiste (nell'immagine l'opera Cupido).
Elisabetta Sirani fu prima dei quattro figli di Giovanni Andrea Sirani, bolognese e primo assistente di Guido Reni. La sua tecnica era decisamente inconsueta per il tempo: tratteggiava infatti i soggetti con schizzi veloci e quindi li perfezionava con l'acquarello dimostrando gran disinvoltura o, per usare un termine dell'epoca, con ‘sprezzatura’. Le sono attribuite all'incirca 200 opere: una quantità ritenuta esagerata nei soli dieci anni in cui lavorò, anche se in verità non se ne conosce il numero reale a parte una lista che lei stessa iniziò a stendere in una fase già piuttosto avanzata della sua pur breve attività.
A Rimini nella Chiesa di San Giuliano c’è un dipinto di Giovanni Andrea Sirani, padre di Elisabetta, un’Annunciazione che fu attribuito a lungo alla stessa Elisabetta.

Tra le sue discepole figurava anche Ginevra Cantofoli, di vent’anni più grande della Sirani e divenuta famosa non solo per le opere realizzate ma anche per essere stata sospettata di aver avvelenato la sua maestra (peraltro insieme al padre e ad una domestica) per un'esasperata gelosia d'amore. Mito e supposizioni arbitrarie che però negli anni non si sono mai spenti, anche per la prematura scomparsa di Elisabetta Sirani a soli ventisette anni d'età. Massimo Pulini ha dedicato una pubblicazione monografica a Ginevra Cantofoli.
“In quel periodo a Bologna l’arte ha parlato al femminile – anticipa Massimo Pulini, protagonista dell’incontro di domani - segnando anche esempi di accademia tramite forti personalità. Elisabetta Sirani a 20 anni era già celebrata in Europa e cercherò di dare una lettura che riconosca anche la sua arte grafica. La Sirani ha proposto forti innovazioni di stile nel disegno, da rivalutare e studiare. Una lettura che si accorda anche con la Biennale del Disegno in corso a Rimini”.

Info: Segreteria Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, tel. 0541/351611.


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