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Un weekend tra musei, mostre e laboratori: gli appuntamenti tra cui scegliere

Il fine settimana degli eventi santarcangiolesi comincia con un cambio di programma: l’evento “Signorinǝ Buonasera”, promosso dal collettivo artistico femminile riminese “Pinkabbestia” a partire dalle ore 19:43 di giovedì 23 febbraio al Centro sociale Franchini con cena, musica e l’intervento di Parmigianna su “scoppia aperta e poliamore”, avrà per protagonista la stand-up comedian Shatta Valli invece di Giada Biaggi.

Sempre giovedì 23 febbraio, alle ore 21:00, la biblioteca ospita la presentazione del volume “Montebello. Àstìmi bén insén!”, che si svolgerà in sala Baldini alla presenza degli autori Giancarlo Zoffoli, Paolo Pacini, Domenico Eusebi e Roberto Ballarini.

Sabato 25 febbraio la biblioteca Baldini propone altre due iniziative: dalle ore 15:00, il laboratorio aperto che si svolgerà al Sanlab consentirà di approfondire argomenti legati alle tematiche tipiche del fablab, stampare oggetti disegnati in proprio o scaricati dalla rete, saldare circuiti, chiedere consigli agli esperti e cercare insieme di risolvere problemi tecnici.

Alle 15:30 invece è in programma il quarto e ultimo appuntamento della rassegna “Cinema e psicanalisi”, con la proiezione del film “Hiroshima Mon Amour” (1959) di Alain Resnais seguito dall’approfondimento con Andrea Laquidara, regista e docente dell’Università di Urbino.

Sabato 25 e domenica 26 febbraio, come di consueto, dalle 15:30 alle 19:00 è possibile visitare entrambi i musei comunali: al Musas, oltre alla collezione permanente, sono presenti anche la mostra Lo spazio del tempo. Calendari romani tra ritmi naturali e culturali” e quella dedicata al tamburello e al gioco del pallone a bracciale (realizzata da FoCuS insieme all’associazione sportiva dilettantistica tamburello “Lorenzo Amati”).

Domenica 26 febbraio, infine, va in scena presso la Celletta Zampeschi (ore 17:15) l’ultimo appuntamento con la rassegna “Donne che ‘intendendo il terzo ciel movete”, pomeriggio dedicato alle donne con le parole del Dante Alighieri recitate da Angelo Trezza, accompagnato dalle musiche di Alex Magnani.


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