Eventi

Elio de Capitani in scena con "Morte di un commesso viaggiatore"

Un classico del Novecento. Un capolavoro firmato Arthur Miller è portato in scena al Teatro Novelli da Elio de Capitani, regista e protagonista della pièce "Morte di un commesso viaggiatore. L'artista sale sul palco del Teatro Novelli di Rimini da martedì 15 a giovedì 17 marzo, alle ore 21. Il testo racconta il dramma di un fallimento esistenziale e del ‘sogno americano’ in frantumi. Dopo il lavoro su Williams, De Capitani prosegue quindi la sua personale riflessione sulla vita d'oggi e sul tema dei rapporti tra giovani e adulti attraverso la drammaturgia americana. Una storia personale che diventa collettiva, un classico degli anni Cinquanta che parla del nostro presente, raccontando l'ultimo giorno di vita di Willy Loman, commesso viaggiatore pronto a tutto per vendere e per vendersi. 

“Costruito inizialmente sul ricordo di mio zio - spiegava Arthur Miller - il personaggio di Willy Loman, il protagonista di Morte di un commesso viaggiatore, s'impadronì velocemente della mia immaginazione e divenne qualcosa che non era mai esistito prima: un commesso viaggiatore con i piedi sui gradini della metropolitana e la testa nelle stelle”. Un personaggio che rappresenta l’uomo comune nel quale potrebbe riconoscersi chiunque, nell'America del dopoguerra come oggi. Accanto a de Capitani, nel ruolo della moglie Linda Loman, la sua compagna d'arte e di vita Cristina Crippa.

Miller racconta gli ultimi due giorni di vita di un commesso viaggiatore, prima del suo suicidio, riuscendo a mettere in luce, oltre alla precarietà della sua condizione socio-economica il dramma di un fallimento esistenziale. Brillante venditore dalla lingua sciolta, che ha fondato la sua vita sulla rincorsa del successo personale e professionale e sull'aspirazione alla "popolarità" per sé e per i propri figli, Loman si ritrova escluso dal 'sogno americano': a 63 anni non riesce più a piazzare la merce, non regge più la fatica dei lunghi viaggi attraverso l'America. Vede sgretolarsi il castello di grandi sogni e piccole bugie che ha faticosamente costruito: «Ormai è ridicolo, fuori moda, ma è così», ammette la moglie Linda che da una vita lo sostiene. Ormai incapace di stare nella realtà - con i piedi ben piantati "sui gradini della metropolitana"  - Willy non distingue più tra presente e passato, sogni e ricordi, tra quanto si agita nella sua testa e la vita vera. Per mettere in scena questo groviglio di emozioni, Arthur Miller sceglie una via totalmente innovativa: tutto quello che "accade" nella mente di Willy, viene messo concretamente in scena, senza distinzioni tra flash-back, ricordi o visioni future. La regia e l'interpretazione di De Capitani seguono questa strada, come anche la scena di Carlo Sala che non individua luoghi deputati, ma ridisegna il palco con una parete obliqua, da cui emergono pochi elementi e arredi, per definire uno spazio (e un tempo) che è mentale e fisico, dentro e fuori, presente e passato.

Sul palco insieme a Elio de Capitani e Cristina Crippa gli attori Angelo Di Genio, Marco Bonadei, Roberto Abbati, Daniele Marmi, Gabriele Calindri, Alice Redini, Vincenzo Zampa, Marta Pizzigallo.

Biglietti: platea A euro 25 - platea B e galleria euro 22; ridotto platea B e galleria euro 20 - Under 29 con CultCard euro 15.


Si parla di