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Il musicista Davide Ricci presenta "Quasi invisibile"

Un concerto live per presentare il suo nuovo album. Davide Ricci, cantautore e polistrumentista di Misano torna con un nuovo album dal titolo “Quasi invisibile” ripartendo proprio dalla sua città natale. 
Dopo l’uscita del nuovo videoclip del singolo “Mi piace chi sono”, domenica 20 ottobre al Cinema Teatro Astra di Misano Davide Ricci accompagnato da Massimo Marches, Enrico Giannini, Roberto Pizzagalli, Francesco Cardelli presenterà il suo terzo album dal titolo “Quasi Invisibile”.
“Ho scelto questo titolo perché nell’ultimo periodo mi sono reso proprio quasi invisibile, sia a livello artistico che personale, isolandomi in parte da tutto. Questo è un ritorno dopo un periodo nel quale ho avuto modo di lavorare, sperimentare, osare. – ha spiegato Davide Ricci- una fase nella quale ho cercato solo di suonare, comporre e scrivere”.
Cinque brani e importanti collaborazioni sono contenute nel nuovo disco, che potremmo definire della maturità artistica di Davide Ricci. 
“Mi piace chi sono”, il brano che apre l’album è anche la canzone manifesto del nuovo lavoro di Ricci. “Nel brano racconto la mia rinascita musicale. Grazie alla bellezza e all’ amore per la musica ha trovato il coraggio per risalire e ho imparato ad amare me stesso per questo oggi posso definirmi una persona felice”.
“Mi piace chi sono” è anche il singolo scelto per la realizzazione del videoclip disponibile da pochi giorni sul canale Youtube e sulle pagine social di Davide Ricci. Protagonista del video realizzato da Enrico Giannini e Margherita Cenni è Meri Monaldi, giovane hair stylist riminese. 
Quattro anni dopo il secondo disco che già vantava importanti collaborazioni con artisti romagnoli come un giovanissimo Federico Mecozzi, Davide Ricci sarà sul palco per presentare i 5 nuovi brani. Anche nel nuovo album non mancano importanti firme, come il cantautore riminese Daniele Maggioli autore insieme a Davide Ricci del brano “L’Ombra della sera” e gli artisti Massimo Modula e Raffaella Baldacci. 
“Qualche anno fa Davide Ricci mi ha contattato per rivedere i testi di alcune canzoni che aveva in cantiere. Mi è bastato un attimo per capire che si trattava di una persona onesta e disinteressata – ha raccontato Daniele Maggioli - Dopo quella prima collaborazione, pochi mesi fa mi ha inviato una bozza del brano che poi avremmo intitolato “L’ombra della sera”.  C’era già tutto dentro: un amore mercenario e una sensazione di abbandono crepuscolare. Ho scritto la mia idea di testo e per fortuna Davide l’ha colta al volo. Semplicemente eravamo allineati sulla stessa sceneggiatura, che era una storia delle sue: intensa, anche tormentata, ma semplice. Davide è un artista che realizza le cose e non si limita a sognarle. Per questo lo ammiro, e stimo la sua capacità di comunicare le sue emozioni senza troppi fronzoli, mettendosi a nudo senza maschere”. Davide Ricci domenica 20 ottobre dalle 17 salirà sul palco con i musicisti Enrico Giannini alla tastiera, Roberto Pizzagalli alla batteria, Francesco Cardelli al basso, Massimo Marches alla chitarra.  Ad accompagnare il concerto l’artista riminese Massimo Modula con una performance visual di disegno in tempo reale. 
Ingresso 10 euro. (prevendite c/o Bar Roma (via della Repubblica – Misano Adriatico) 
Biografia di Savide Ricci
Davide Ricci nasce a Rimini nel 1979, figlio d’arte (il padre Giancarlo è stato un noto armonicista folk con il duo Armony Show) inizia a suonare la batteria all’età di 9 anni sotto la guida del Maestro Elio Tiburzi. Successivamente approfondisce le proprie abilità musicali dedicandosi a chitarra,basso e piano dando vita così ai primi esperimenti come polistrumentista e lavorando alla composizione di brani originali. Contemporaneamente intraprende un’intensa attività live con il gruppo Graperfruit suonando un repertorio che spazia dalla canzone d’autore italiana al rock internazionale mettendo in mostra una spiccata capacità di intrattenitore e comunicatore con il pubblico.
Dopo una serie di demo contenenti brani originali approda all’incisione del primo album autoprodotto intitolato “This is my life” inciso con la collaborazione di Cristian Bonato e Massimo Marches (già fondatori e membri del gruppo “Officine Pan”). Il disco registrato presso lo studio Numeri Recording di Cristian Bonato rappresenta la sua idea di unire il cantautorato italiano alle sonorità Pop d’oltremanica.


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