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Marina Massironi e Nicoletta Fabbri, due "sorelle" a Corte

Marina Massironi e Nicoletta Fabbri inaugurano la nuova stagione del Teatro Corte di Coriano con lo spettacolo "La somma di due", in scena giovedì 7 novembre  (ore 21,15). La prima serata è così battezzata da una residenza che porterà al riallestimento dello spettacolo liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Lidia Ravera con la regia di Elisabetta Ratti. Due sorelle adolescenti di 13 e 17 anni, Angelica e Carlotta, vengono separate dal divorzio dei genitori quarantenni decisi ad inseguire le loro necessità amorose a scapito delle figlie. Narcisi, distratti, ostinatamente giovani. Maturi mai. Una con la madre, l’altra con il padre in un’altra città. Si mancano, si accusano, si scrivono, si rincorrono per non perdersi. Perché le sorelle sono quelle che ti aiutano a misurare la strada, a comunicare con il resto del mondo in momenti di apparente o reale difficoltà, sono un complice o un ostacolo da spianare per diventare quello che sei, sono quel folletto che ti riprende quando sei smarrito, quel demone che implacabile ti spinge a fare i conti con te stesso e la vita.

Lidia Ravera disegna con linguaggio fresco, ironico e fortemente critico, come si addice alla sua penna, quel legame naturale eppure misterioso che unisce due esseri umani dalla nascita, collocandolo nella confusione esistenziale e sentimentale di un mondo sempre più segnato dalla mancanza di rapporti reali, e spingendoci inevitabilmente a indagare il nostro profondo e umano bisogno di “sorellanza”.

"Nessun essere umano che sia nato dopo il 1970 trova particolarmente inquietante o in qualche modo negativa la tendenza alla promiscuità dei genitori - scrive Lidia Ravera - Capita. Voglio dire: capita che ci si sposi e ci si stanchi, che ci si stanchi di sposarsi, che ci si accorga di aver sbagliato sposo e se ne sposi un altro. Siamo noi che non possiamo sceglierci loro, i nostri padri e le nostre madri, ma loro, fra loro, possono scegliersi e quindi licenziarsi vicendevolmente, scegliere da un’altra parte, e così via".


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