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"Come nomadi nei borghi", una serata tra cucina di casa, musica, storie, personaggi e solidarietà

“Come nomadi nei borghi”, il nuovo progetto ideato da Fausto Fratti e Stefania Arlotti all’insegna
della condivisione, (ri)scoperta degli angoli più belli del territorio, cucina, musica, storia, storie e
solidarietà arriva al giro di boa all’insegna del grande interesse di pubblico.

L’iniziativa proposta dall’Associazione Brigata del Diavolo-Cuochi Sognatori a quattro Comuni
della Valmarecchia che l’hanno abbracciato immediatamente ha infattii già fatto tappa con successo
a Montebello di Torriana e Verucchio (oltre 50 e 70 commensali hanno risposto presente
all’originale invito) e mercoledì 24 agosto la “carovana” si trasferirà nel borgo incantato di
Ca’Rosello di Secchiano di Novafeltria. Lì dove la devozione alla Vergine fece erigere nel 1853
la più piccola chiesa del mondo in segno di gratitudine per aver risparmiato l’abitato dalla peste
che mieteva tutt’attorno vittime in gran numero.

Lo schema è molto semplice: una decina di tavoli con una cinquantina di sedie, il cibo portato da
casa e, volendo, condiviso con i commensali, come nelle tradizionali “ligaze”, il pasto consumato al
tempo della musica tzigana suonata dal vivo da un musicista e poi, ognuno con la propria sedia, ad
ascoltare personaggi che raccontano il territorio, le sue storie e le sue bellezze.

Il tema di questo terzo appuntamento è “Le parole della montagna” e saranno gli ex sindaci di
Casteldelci Luigi Cappella e di Pennabilli Lorenzo Valenti a intrattenere con racconti, pillole di
curiosità e interesse intervallati dai suoni, dalla chitarra e dalla voce di Giulio Cantore.

Il ricavato delle serate sarà tutto devoluto ai servizi sociali dei Comuni di Poggio Torriana,
Verucchio, Novafeltria e Santarcangelo per aiutare le persone in difficoltà.


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