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Giornata della Memoria, teniamo viva la memoria attraverso l'amore "senza vocabolario"

Venerdì 27 gennaio alle ore 21:00, in occasione della Giornata della memoria, presso la Sala Granturismo del Palazzo del Turismo di Riccione va in scena Amore senza vocabolario - Racconti del lager 1943-1945 della Compagnia Fratelli di Taglia, tratto dal libro Amore senza vocabolario- Racconti del lager 1943-1945 e altri scritti di Luigi Pagliarani - edito da Guerini e associati.
Le parole scritte da Luigi Maria (Gino) Pagliarani prenderanno forma e colore grazie alle voci narranti degli attori della compagnia riccionese, Patrizia Signorini e Daniele Dainelli, accompagnati dalla musica live di Giacomo Depaoli, Daniele Torri, Enea Bollini, e dalla voce e dalla paint performing art di Massimo Modula.

Il ricordo delle umiliazioni inflitte dai soldati tedeschi e la dura sopravvivenza, fatta di piccoli espedienti quotidiani, ma anche la speranza e soprattutto l’amore nato da un gioco di sguardi, rapito, inseguito e mai raggiunto. Un amore senza dialogo tra un ragazzo italiano e una ragazza russa che condividono lo stesso destino. Un amore grande, un amore “senza vocabolario”.

Rievocare, riaprire, ristabilire un contatto “non dimenticare”. È questo lo scopo di “Amore senza vocabolario”, spettacolo dove si mescola la letteratura alla pittura, il tutto accompagnato e sottolineato dalla musica dei “Baiafonda”.
Evocare questo tipo di ricordi, solleticare la curiosità delle immagini dipinte sui corpi narranti, emozionarsi, sorridere anche, e commuoversi nel momento stesso. Per la compagnia Fratelli di Taglia, questo spettacolo ha un valore aggiunto, oltre al significato di tenere viva la memoria, un valore romantico e sentimentale, perchè lo scrittore e protagonista della storia era lo zio di Daniele Dainelli (in scena insieme a Patrizia Signorini), quindi la vicenda assume un tratto più intimo, essendo una testimonianza famigliare.

Un omaggio a Luigi Pagliarani conosciuto anche come Gino Pagliarani, uno dei più illustri riminesi, ispiratore insieme a Federico Fellini e Sergio Zavoli del movimento culturale riminese nell’immediato dopoguerra, psicologo e giornalista fu il padre fondatore della psico-socio-analisi italiana (PSOA), disciplina volta alla comprensione degli aspetti inconsci e conflittuali nello sviluppo degli individui, dei gruppi umani e delle istituzioni.


Ingresso libero senza prenotazione fino a esaurimento posti.
Replica in matinée per le scuole medie e superiori lunedì 30 gennaio alle ore 10:00


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