Eventi

Al Cinema Tiberio torna la grande opera lirica con “Carmen” da Zurigo

Al Cinema Tiberio di Rimini (via San Giuliano, 16) ritorna la grande opera lirica con prestigiosi allestimenti registrati nei più importanti teatri del mondo, per tutti gli appassionati del bel canto, con il coinvolgimento assoluto della visione su grande schermo in alta definizione: il primo appuntamento della nuova rassegna è Carmen, opera in 4 atti di Georges Bizet, in differita da Zurich Opera House (giovedì 28 ottobre, ore 20, biglietti con posto numerato, € 12, 00 interi, € 11, ridotti, € 10 ridotti Tiberio Club).
La regia dell’opera è firmata da Franz Welser-Most, sul podio c’é il maestro Matthias Harmann e il cast è di alto livello con Jonas Kaufmann, Vesselina Kasarova, Michele Pertusi e Isabella Rey.
Con questa performance del Festival dell’Opera di Zurigo, la grande Vesselina Kasarova fa il suo tanto atteso debutto in uno dei più grandi mezzosoprano del repertorio operistico: Carmen.
Dal momento in cui appare sul palco fino alla fine dell’opera subito dopo la morte dell’eroina, la Kasarova domina il palcoscenico con il suo mezzosoprano incredibilmente ricco di sfumature e il suo affascinante carisma. Questa non è una zingara sfacciata che fa girare la testa agli uomini con un movimento dei suoi riccioli neri e un ondeggiamento dei fianchi; questa è una donna moderna e sicura di sé che sa esattamente cosa vuole. Questa Carmen non ha bisogno di nacchere per esprimere la sua passione: brilla da dentro.
Ha un partner di pari statura in Don José di Jonas Kaufmann, che, nella produzione di Matthias Hartmann, subisce una trasformazione credibile da ragazzo di mamma represso a testa calda appassionata e gelosa.
Con “l’aspetto e la nonchalance di una rock star” (New York Magazine), Kaufmann viene trattato come “probabilmente il più grande tenore degli ultimi 50 anni” (The Guardian). La produzione zurighese è la seconda volta come Don José per Kaufmann, dopo il suo debutto nel ruolo a Londra, che è stato accolto con standing ovation.
Nella fossa dell’orchestra, il direttore Franz Welser-Möst mette in risalto i contorni nitidi e francesi dell’opera di Bizet del 1875 piuttosto che la sua sensualità mediterranea, tessendo una trama trasparente che è un foglio ideale per la densità emotiva delle parti vocali. Accarezzando le voci dei solisti, l’orchestra dell’Opera di Zurigo sembra rispondere quasi in modo improvvisato alle tante sottili sfumature dei protagonisti, in particolare della Kasarova. L’accesso alla sala è consentito solo dietro esibizione del green pass, con indosso mascherina chirurgica o ffp2 anche durante la proiezione. 


Si parla di