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Le speranze e le disillusioni di Andromaca

Continua la ricerca sui classici che la Compagnia Lombardi-Tiezzi e I Sacchi di Sabbia: martedì 19 febbraio al Salone Snaporaz  di Cattolica (ore 21,15) gli artisti esploreranno insieme i confini tra comico e tragico, affiancati alla regia da Massimiliano Civica presentando Andromaca, rilettura del testo di Euripide. In scena  Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Iliano, Giulia Solano. Approfittando dell’assenza da casa di Neottolemo, in viaggio al tempio di Apollo, tra i membri della sua famiglia si accende una lite furibonda: la giovane moglie Ermione è gelosa della schiava Andromaca, con cui Neottolemo ha generato un figlio, e vuole ad ogni costo uccidere lei e il bambino. Il padre Menelao, giunto espressamente da Sparta, è deciso ad aiutare la figlia nel suo progetto di vendetta, così come Peleo - padre di Achille e nonno di Neottolemo - è deciso a fermarla. Andromaca trova rifugio presso l’altare di Tetide, e lì, aggrappata alla statua della Dea, prende tempo in attesa del ritorno dell’amante. Neottolemo – il grande assente - è centro e causa dei vari scontri che animeranno la vicenda: ogni personaggio fa scelte decisive per la propria vita, convinto che al suo ritorno il signore farà giustizia. Ma, alla fine un messaggero racconta un fatto orribile: Neottolemo è morto subito dopo essere partito, prima ancora che ogni disputa e discussione avesse inizio.
Andromaca è un testo anomalo nella produzione euripidea: non vi si staglia alcun protagonista, nessun dio compare, come pure nessun "eroe tragico"; il mondo, svuotato di presenze eccezionali, sembra ospitare solo uomini incapaci di decidere del proprio destino. Le speranze si alternano alle tragiche disillusioni, in una danza meccanica, così macabra e spietata da sembrare comica. 


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