Economia

Turismo, 2012 con boom di stranieri. Ora si incrociano le dita

Si chiude con un + 1,8% nel numero di turisti (arrivi) e un - 1,6% nel numero di notti trascorse (presenze) l'anno 2012 del turismo della Riviera di Rimini

Si chiude con un + 1,8% nel numero di turisti (arrivi) e un – 1,6% nel numero di notti trascorse (presenze) l’anno 2012 del turismo della Riviera di Rimini, un dato che sostanzialmente conferma quello ottimo del 2011 (che, ricordiamo, si era concluso con un +4,6% nei turisti e un +4,3% nelle notti), un risultato, come consuetudine da diversi anni, nettamente migliore rispetto al quadro nazionale, dove nel 2012, nel solo segmento alberghiero, si sono persi  7.000.000 di pernottamenti e si è registrato un calo del 10% nei fatturati (dato Federalberghi), una perdita a livello nazionale prevalentemente determinata dal calo della domanda interna pari ad un -5,4%.

“Il 2012 si chiude- dichiara l’Assessore al Turismo della Provincia di Rimini, Fabio Galli - con un incremento di arrivi e una diminuzione, seppur contenuta, di presenze. E’ la conferma di quanto già emerso via via durante l’anno, vale a dire la fotografia statistica di una crisi economica che, colpendo soprattutto il mercato interno, conduce non tanto a eliminare la vacanza ma semmai a ridurne la durata. Chiaramente questa tendenza rischia di allargarsi ancora di più nel 2013, come avvertono gli operatori del settore: dobbiamo dunque prepararci a un altro anno complesso, causa principalmente la contrazione del potere d’acquisto da parte degli italiani. La performance significativa della riviera di Rimini si deve, nel 2012, alla crescita degli stranieri che ‘pesano’ sul risultato complessivo per il 23% di arrivi e il 25% di presenze; numeri mai fatti registrare nell’ultimo decennio. In questo, il boom della presenza russa (oltre il 5,5% del valore totale) dipinge meglio di ogni considerazione l’importanza dello scalo aeroportuale. Il ritorno in massa degli stranieri spiega anche la crescita dell’entroterra, ormai vicinissimo alla soglia delle 200 mila presenza annue che rappresenta il raddoppio secco delle stesse dal 2008. E’ chiaro che le dinamiche nazionali e internazionali determinano in gran parte il bilancio turistico di un territorio come il nostro. Ma, a mio avviso, non mancano anche elementi più tipicamente locali che contribuiscono al risultato finale: il futuro dell’aeroporto, il mutamento del modo di fare vacanza che si traduce in un impercettibile decremento dell’albergo tradizionale a favore di altre forme ricettive, la necessità di produrre investimenti sulle infrastrutture, magari ipotizzando di spostare risorse dalla parte eventi”.

Il metodo
I numeri relativi al periodo gennaio-dicembre 2012 sono forniti e elaborati dall’Ufficio Statistica della Provincia di Rimini, il quale opera in un preciso e ufficiale contesto legislativo. Le rilevazioni sull’offerta e la domanda turistica sono rilevazioni di carattere nazionale che vengono approvate annualmente con il Programma Statistico Nazionale con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e sono uniformate alla Direttiva Comunitaria 95/57/CE del 23 novembre 1995 che è stata recepita nell’ordinamento interno con D.M. del 25/09/1998 (G.U. 9.04.1999 -serie generale - n.82.).
L’Ufficio Statistica della Provincia di Rimini (istituito a norma del D.Lgs. 322/89 “Norme sul Sistema statistico nazionale e sulla riorganizzazione dell'Istituto nazionale di statistica, ai sensi dell'art. 24 della legge 23 agosto 1988, n. 400), nell’ambito del SISTAN (sistema statistico nazionale) è l’ente intermedio a cui l’ISTAT ha affidato il compito della rilevazione dell’offerta e della domanda turistica nell’ambito territoriale provinciale. L’attività dell’Ufficio è svolta sulla base di criteri e indicazioni forniti annualmente dall’Istat attraverso specifiche circolari che regolano le statistiche di interesse nazionale.

I dati 2012
La crisi c’è, non c’è dubbio, e mostra i suoi effetti nei comportamenti d’acquisto da parte dei turisti, ma non nell’appeal e nella competitività della Riviera di Rimini che rimane elevata, con quasi 16 milioni di pernottamenti annuali. I dati evidenziano una maggiore difficoltà nella domanda nazionale (+0,1 i turisti e -3,8 le notti) e per il segmento alberghiero (-2,2% nei pernottamenti alberghieri, ad eccezione delle RTA che crescono dello 0,8%), mentre ottime performances si registrano nella domanda estera (+8,2% i turisti stranieri, +5,7% i pernottamenti) e per l’extra-alberghiero (+7,2%, campeggi e case per vacanze, principalmente).

I dati 2012 della Provincia di Rimini evidenziano buone performances nei mesi primaverili, con un +4,7% notti nel mese di marzo, un + 5,3% nel mese di aprile e un +2,1% in quello di maggio.  I segni della crisi, soprattutto in Italia, nei mesi estivi: tiene agosto (-1,4% notti, ma +2,9 turisti), difficoltà nel mese di luglio (-2,4% notti, nonostante l’ottimo risultato del week end de La Notte Rosa, che ha chiuso con un + 5,6% pernottamenti rispetto all’edizione 2011), negativo il mese di giugno con un -4,9%, dove gli effetti del terremoto si sono fatti drasticamente sentire, soddisfacente il mese settembre (+4,5% turisti e +0,2% notti), con un risultato ampiamente positivo determinato dallo spostamento a metà settembre della MotoGp (+24,3% pernottamenti rispetto allo stesso week end del 2011). Positivo l’autunno/inverno 2012, con un + 0,2% nel mese di ottobre, +8,2 e + 6,3% pernottamenti, rispettivamente, a novembre e dicembre. Difficoltà invece nei primi mesi dell’anno, con un -8,6% pernottamenti nel mese di gennaio e un -12,5% in quello di febbraio, dove hanno pesato gli effetti contingenti della crisi sul segmento del turismo congressuale e d’affari.

Italia e estero
La crisi si sente e morde soprattutto sul mercato interno. I dati turistici nazionali sono tutti negativi: Lombardia -2,1% pernottamenti, Piemonte -1,5%, Veneto -7,1%, - 8,4% dalle altre regioni italiane; unica eccezione è il dato dell’Emilia Romagna, che registra un +4,1%, segno evidente della difficoltà economica contingente, con molte famiglie che non hanno voluto rinunciare alla vacanza, preferendo la nostra Riviera a mete più esotiche e lontane. Non dimentichiamo che nel 2012 il 38,% dei nostri turisti risiede in un raggio di 200 km dalle nostre località.

Il risultato sui mercati esteri, anche nel 2012, come negli ultimi anni, si può invece considerare davvero positivo e significativo, come le prime proiezioni estive già facevano intravedere: +8,2% ì turisti dall’estero, + 5,7% le notti. La percentuale di domanda estera rispetto al totale sale dal 23% del 2011 al 25,1% del 2012.

Forte elemento di traino è stata senz’altro la conferma della crescita della Russia, con un + 17,5% nei pernottamenti, con un ruolo decisivo determinato dal rapporto storico del nostro aeroporto con tale mercato, dato che migliora ancora e notevolmente i risultati del 2011. Ma buoni risultati su tutti i mercati esteri: Germania  (+5,5%), Austria  (+3,5%), Svizzera (+9%), Polonia (+4%), Regno Unito (+3%), Belgio (+4,4%), Paesi Bassi (+9,4%). Bene anche il Nord Europa, anche se con numeri assoluti lontani da quelli di qualche decennio fa. Più in difficoltà invece il mercato francese, con un -3,9% in termini di notti, dove ancora gli effetti pesanti della crisi economica si fanno sentire e condizionano le scelte di viaggio e vacanze.

Identikit del turista
Il turismo che frequenta la Riviera di Rimini è prevalentemente famigliare: le famiglie rappresentano il 62,2% della domanda, ma interessante è anche il dato dei single (20%), mentre i gruppi costituiscono il 17,8%.  Le donne (48,9%) e gli uomini (51,1%) si equivalgono. La classe d’età più rappresentata è quella tra i 41-64 anni (il 35% dei clienti), fino a 15 anni abbiamo il 15,1% dei turisti, tra i 16-25 anni il 13,6% della domanda, il 26,2% dei turisti ha tra i 26-40 anni, oltre i 65 anni il 10,1%.

Il mezzo di trasporto prevalentemente utilizzato è l’auto (70,3% dei casi), l’aereo è utilizzato per il 4,3% dei turisti, il treno nel 6,6% dei casi (quasi esclusivamente turisti italiani), il bus per il 15,2% della domanda. Altro dato interessante è la provenienza: il 3,5% dei clienti risiede entro i 100 km dalla Riviera di Rimini, tra i 101-200 km troviamo il 34,4% dei turisti, tra i 201-300 km il 23,5%, tra i 301-400 km il 26,9% della domanda, oltre i 501 km il 3,9%.

Focus Russia e Germania
La Russia e la Germania sono i nostri due principali mercati esteri, con una quota di mercato (sulla domanda straniera) pari, rispettivamente, al 22,3% e allo 18,9%. Il sorpasso del turista russo (su quello tedesco) è avvenuto da qualche anno, ma il mercato tedesco negli ultimi anni sta reggendo e reagendo bene. I pernottamenti dalla Russia hanno raggiunto le 894.000 unità, con un crescita del 17,5% rispetto all’anno passato, dato che migliora (e notevolmente) l’ottimo risultato del 2011 (+34,2%)  e quello degli anni precedenti. Siamo di fatto la porta di accesso dei russi per l’Italia, con notevoli positivi effetti non solo sul segmento alberghiero della Riviera, principalmente Rimini (781.000 pernottamenti) e Riccione, ma per tutta l’offerta commerciale del nostro territorio. E’ un turista che si muove prevalentemente in gruppo (78%) o con la famiglia (17,1%), i single sono solo il 4,9%. Raggiunge la Riviera di Rimini prevalentemente in aereo (78,6%), ma anche in autobus (12,6%) e in auto (5,9%). Si tratta inoltre di individui giovani (il 56,7% dei turisti russi ha meno di 40 anni, il 21,8% meno di 25 anni), anche se la classe d’età più numerosa è quella dai 41 ai 64 anni (40,4%).

I maschi sono il 31,3%, le donne sono il 68,7%: si tratta di un mercato certamente rosa.

I turisti tedeschi nel 2012 hanno registrato 760.000 pernottamenti, pari al +5,5%, dato che conferma la crescita registrata anche nel 2011 (+8,6%). In questo caso si tratta si un cliente che raggiunge la Riviera di Rimini prevalentemente su gomma (il 63,4% in auto, il 24,6% in bus), con una quota dello 6,1% che utilizza l’aereo, insufficiente è invece il dato di coloro che utilizzano il treno (2,3%), dato sui cui pesa evidentemente la quasi totale assenza di collegamenti ferroviari diretti con la Germania. E’ un mercato prevalentemente famigliare: le famiglie rappresentano il 59,8%, i single il 6,9%, i gruppi il 33,3%. Maschi (52,2%) e femmine (47,8%) si equivalgono. Il 36,5% hanno meno di 25 anni, il 16,3% tra i 26-40 anni, il 33,5% tra i 41-64 anni, il 13,7% oltre i 65 anni.

Entroterra e progetto ‘Malatesta & Montefeltro’
Un’attenzione particolare merita il dato relativo all’entroterra. La Provincia di Rimini nel 2010 ha avviato il progetto “Malatesta & Montefeltro”, con l’obiettivo di costruire un prodotto turistico autonomo, anche se fisicamente collegato con la Riviera, un obbiettivo dichiarato e misurabile: raggiungere entro giugno 2014 i 200.000 pernottamenti, con una quota di mercato estero pari al 30%.

Anche il 2012 sì è concluso con un quadro ancora positivo: + 2,8% i pernottamenti, in controtendenza rispetto al dato della Riviera, con una crescita fortissima sul mercato estero (+15,8%). Siamo arrivati già  a 196.000 pernottamenti (di cui il 33,7% dall’estero), vicinissimi a quota 200.000. Un risultato che conferma e migliora lo straordinario dato 2011, che aveva chiuso con un +21,2% pernottamenti e +14,3% turisti.

In soli due anni la crescita del movimento turistico nell’entroterra è stata pari allo 25%, sostenuta e accompagnata da una forte crescita nelle strutture a ospitalità diffusa presenti nel territorio, agriturismo, B&B, recupero di edifici storici, ecc, che sono aumentate in numero e in qualità.

L’olandese è il primo cliente assoluto: nel 2012 è cresciuto del 30,8% in termini di pernottamenti, raggiungendo la quota del 16,2% della domanda complessiva e quella del 48,1% della domanda estera; molto bene anche la Germania con un +10,6%, il Belgio (+12%), la Svizzera (+30,4%), il Regno Unito (+8,4%), la Norvegia (+118,8%).

La direzione intrapresa dalla Provincia di Rimini, insieme a Comuni e operatori privati, nel raccontare e “vendere” un prodotto turistico autonomo, attraverso una progettualità, una comunicazione ed attività dedicate, si sta rivelando una scelta efficace.


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