Economia

Cna Rimini al lavoro per il jobs act dei lavoratori autonomi

Si tratta di una svolta per i 780 mila lavoratori che accedono alla contribuzione separata e non tutelati da un proprio ordine specifico

Il futuro dei liberi professionisti e dei lavoratori autonomi si declina attraverso il jobs act ed il nuovo DDL all'esame della Commissione Lavoro della Camera e previsto in Aula entro i primi di Marzo. Si tratta di una svolta per i 780 mila lavoratori che accedono alla contribuzione separata e non tutelati da un proprio ordine specifico. E' stato questo il tema del convegno che si è tenuto ad Ecoarea di Coriano (vedi foto in allegato), protagonisti proprio quei professionisti al centro fino ad oggi di un vuoto normativo e di rappresentanza.

"Guardare alle professioni e al lavoro autonomo non imprenditoriale significa guardare al futuro perché parliamo di un esercito che negli anni della crisi ha proceduto in controtendenza crescendo del 28% le sue forze - ha sottolineato Davide Ortalli Direttore di CNA Rimini. - Ci sono tante professioni non riconducibili ad albi od ordini, dal cuoco al fisioterapista, dal kinesiologo al naturopata, dall'osteopata, al tributarista fino anche alle nuove figure legate al mercato digitale che vanno tutelati con un ordinamento giuridico che ne riconosca l'importanza e la strategicità per la nostra economia. CNA Rimini sta favorendo il dialogo ed il confronto tra queste figure anche attraverso esperienze di co-working e apre le proprie porte a tutti coloro che necessitano di informazioni e consulenza in tali ambiti". 

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E' stato l'Onorevole Tiziano Arlotti ad illustrare l'anima del disegno di legge "Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato", già approvato dal Senato. "La legge si compone di due insiemi di norme complementari - ha specificato Arlotti - da un lato, vuole introdurre un rafforzamento delle tutele sul piano economico e sociale per i lavoratori autonomi, con l'obiettivo di assicurare una serie di garanzie sociali attese da tempo. Dall'altro, la legge vuole sviluppare, all'interno dei rapporti di lavoro subordinato, modalità flessibili delle prestazioni lavorative, per promuovere la produttività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro".

"Apprezziamo molto il titolo usato, 'Jobs Act' del lavoro autonomo, perché il termine mette a pari dignità il lavoro autonomo con quello dipendente. E' caduto un un muro che separava i due aspetti - ha dichiarato Giorgio Berloffa, presidente di Cna Professioni. - All'interno del provvedimento abbiamo articoli favorevoli come quelli della deducibilità delle spese per i corsi di formazione e aggiornamento, e delle spese per i servizi di certificazione delle competenze che hanno risposto a temi da noi posti. Bene anche i congedi parentali" ha concluso il Presidente nazionale di CNA Professioni "ed anche l'assegno di maternità indipendentemente dalla reale astensione dal lavoro". 


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