Cronaca

Violenza sulle donne, in aumento gli arresti e le misure restrittive

Carabinieri e polizia di Stato impegnati a combattere il crimine odioso dello stalking

In coincidenza della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il Comune di Rimini in collaborazione con l’Associazione Rompi il silenzio Onlus ripropone “E’ per te”, la camminata cittadina organizzata giunta alla sua quinta edizione e che nasce per sensibilizzare la cittadinanza sul fenomeno della violenza contro le donne. La camminata prenderà il via il pomeriggio alle 15 dalla Casa delle donne di Piazza Cavour per attraversare tutto il centro storico per poi fare ritorno in piazza. All’iniziativa di sensibilizzazione, tra le altre Autorità cittadine, parteciperà anche il Questore di Rimini, Maurizio Improta, a testimonianza dello straordinario impegno che ogni giorno le donne e gli uomini della Polizia di Stato mettono in campo al fine di contrastare l’odioso fenomeno della violenza sulle donne. Tale fenomeno, come noto, è una delle forme più gravi e diffuse di violenza, di dimensioni epidemiche e trasversali poiché non conosce confini geografici, culturali, di sesso, età e di estrazione sociale.        

Da sempre la Polizia di Stato è impegnata nel contrasto e nella prevenzione di inammissibili aggressioni fisiche, morali, psicologiche, economiche, sessuali e persecutorie che invalidano l’esistenza delle vittime, aggravandone la percezione personale per la difficoltà di riconoscersi tali, anche a causa della tendenza psicologica di rimanere ancorate al mito dell’amore eterno, che ostacola la sovrapposizione della figura dell’offensore al proprio partner. La Polizia di Stato ha deciso di compiere un ulteriore passo di avvicinamento nei confronti delle vittime di questi reati: l’avviato progetto “...Questo non è amore” ha infatti come finalità la creazione di un contatto diretto tra le donne ed un’equipe di operatori specializzati pronti a raccogliere le testimonianze dirette di chi, spesso, ha paura di denunciare o di varcare la soglia di un ufficio di polizia.

Per fornire un rigoroso impulso all’azione di prevenzione del reato de quo, favorendo una migliore conoscenza di un fenomeno dal numero oscuro e delle sue trasformazioni, la Questura di Rimini, stimolata dal Ministero dell’Interno, sta realizzando una campagna di informazione e sensibilizzazione presso i luoghi simbolo della città – parco Fellini, piazza Tre Martiri, Arco d’Augusto, Piazza Ganganelli di Santarcangelo in occasione della festa del S. Patrono -, con il prezioso contributo del personale dell’Assessorato Pari Opportunità del Comune di Rimini e dei locali centri antiviolenza. L’iniziativa si sviluppa con il supporto di una postazione mobile della Polizia di Stato (gazebo) e prevede il contatto diretto sia con le potenziali vittime alle quali verrà offerto il sostegno dell’èquipe istituzionale multidisciplinare composta da personale della Divisione Polizia Anticrimine, Squadra mobile e del Medico della Polizia di Stato, sia con la generalità della cittadinanza per discutere delle caratteristiche e peculiarità del fenomeno, anche con l’ausilio di filmati e distribuzione propagandistica di brochure predisposte per l’occasione della Polizia di Stato. E dopo l’importante riscontro in termini di pubblico che hanno riscosso le precedenti iniziative organizzate fino a oggi, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la Polizia di Stato, ha allestito la sua postazione mobile in Piazza Cavour, dove gli esperti della Polizia di Stato e delle locali Associazioni di Volontariato Antiviolenza locali e del Comune di Rimini, potranno illustrare a cittadini e a semplici curiosi i dettagli del progetto (fornendo loro ogni chiarimento e materiale illustrativo) o raccogliere denunce o segnalazioni di situazioni concrete e reali da approfondire.

===> I dati sulle violenze

Finora sono state migliaia le persone che hanno chiesto informazioni e hanno ritirato gli opuscoli e i pieghevoli predisposti dalla Polizia di Stato: l’attività ha soprattutto consentito di acquisire alcuni preziosi elementi informativi che hanno consentito di adottare provvedimenti di ammonimento nei confronti di due ex coniugi, e di raccogliere una segnalazione che è stata approfondimento da parte degli specialisti della Divisione Anticrimine della Questura di Rimini. Dall’inizio del 2016 anno sono state complessivamente 72 le istanze di ammonimento raccolte dal personale della Divisione Anticrimine della Questura di Rimini e 23 gli ammonimenti irrogati. Il progetto della Polizia di Stato proseguirà anche durante i prossimi mesi con ulteriori iniziative organizzate dalla Questura di Rimini soprattutto presso gli istituti scolastici della provincia in collaborazione con il Comune di Rimini e i diversi Enti che sono ogni giorno sinergicamente impegnate nell’attività di prevenzione e repressione di condotte violente contro le donne.  

Sul fronte dei carabinieri, invece, il Comando Provinciale dell'Arma di Rimini ha registrato un aumento del fenomeno. Nel 2016, a Rimini, ci sono stati 6 arresti e 9 ordinanze restrittive che, quest'anno, sono già arrivati rispettivamente a 10 e 15. Per quanto riguarda Riccione, invece, lo scorso anno i carabinieri hanno reistrato 6 arresti e 8 ordinenze diventante, nel 2017, rispettivamente 8 e 11. A Novafeltria, nel 2016, non ci sono stati arresti ma solo 3 ordinanze e, che quest'anno, sono diventati rispettivamente 2 e 4. "I dati - ha commentato il comandante provinciale dei carabinieri, tenente colonnello Giuseppe Sportelli - evidenziano come la sensibilità delle vittime sia aumentata e, grazie all'affidabilità dei militari dell'Arma e della magistratura, abbiano trovato il coraggio di denunciare maggiormente. La velocità, da parte dei carabinieri, nello svolgere le indagini ha permesso che molti casi si siano conclusi con l'arresto dello stalker e non si siano trasformati in qualcosa di peggio".


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