Cronaca

Un grande cuore per donare la gioia ai quattrozampe del canile

Sei cani, sei storie accumunate dal fatto che il canile non è stata la “fine” ma la possibilità di iniziare una nuova vita in un contesto familiare

Aprile 2018 sarà un mese che al canile comunale “Stefano Cerni” ricorderanno per un bel pezzo, quaranta giorni incredibili durante i quali ben sei cani anziani hanno trovato casa, una famiglia e, dopo tanta sofferenza, la felicità tra tante coccole. “Nella maggior parte dei casi riceviamo richieste di adozioni per i cuccioli – dicono dal canile gli operatori del “Cerni” -  e trovare una nuova famiglia per un piccolo di 3 mesi non è difficile. Ma quando si tratta di cani adulti e soprattutto di cani che hanno superato i 10 anni di età, beh è tutta un'altra storia.” Ogni cane ha la propria storia, tutte diverse: abbandono, rinuncia di proprietà, il decesso del proprietario accumunate tutte dallo stesso fattore, la traumatica entrata in canile. Qui iniziano una nuova vita, un passaggio spesso traumatico della propria esistenza. E’ la storia di Domitilla, la meravigliosa Breton di circa 13 anni che una mattina è stata trovata raggomitolata dentro uno scatolone sotto il portico della struttura, dove nella notte, forzando la rete del canile, hanno deciso di abbandonarla.

Domitilla presentava un otite molto grave, ma ciò che preoccupava veramente gli operatori e i volontari era la presenza di tumori mammari estesi e molto sviluppati. Un intervento riuscito, tante cure e Domi è tornata in ottima salute specie quando la famiglia giusta è arrivata dando il giusto finale alla storia di questa dolcissima cagnolina. Poi c’è Betty, bellissimo bracco  di 11 anni, che per anni ha vissuto in  un piccolo box , sola, senza vedere nessuno tranne che il proprietario che le portava saltuariamente acqua e cibo E’ arrivata scheletrica e presentava tumori mammari di notevoli dimensione ma, così  come per Domitilla, dopo l’intervento è rinata e in poco tempo anche lei è stata affidata a due persone davvero speciali che l’amano, ricambiate, alla follia. E poi c’è la storia di Anna, arrivata in canile a seguito del decesso della sua proprietaria. Nessuno sembrava potersene prendere cura e invece no, perché questa adorabile pinscher di 12 anni è stata adottata da una famiglia eccezionale dove divide affetto e cibo con Chicco, anche lui affidato dal canile.

“In queste belle storie – dicono gli operatori – non riusciremo mai a dimenticarci di Dakota, il Breton di 11 anni affetto da Leishmania che dopo anni vissuti in canile è stato adottato da una volontaria. E Nina? Già la nostra Nina, entrata come rinuncia di proprietà ma, adorabile mix pitbull - corso che non dimostra affatto i suoi 10 anni, dopo un mesetto ha trovato una nuova casa e tutto l’affetto che merita. Sei cani, sei storie accumunate dal fatto che il canile non è stata la “fine” ma la possibilità di iniziare una nuova vita, in un contesto familiare e ambientale ad hoc per loro. L’adozione di un cane anziano è un gesto d’amore immenso, che gli animali - quasi comprendendolo – sanno ricompensare con affetto e fiducia, con la loro presenza, i loro occhi, degni compagni di vita che tutti cerchiamo.

Nel 2017 sono stati adottati 90 cani dal canile di Rimini Stefano Cerni, e c’è tutta la volontà e impegno da parte degli operatori di bissare o addirittura superare questo numero nel 2018. Un rapporto che non si esaurisce nell’adozione ma prosegue nel tempo con incontri o invio di foto del loro compagno a quattro zampe ad esprimere gratitudine per il grande regalo che gli è stato fatto ma in realtà siamo noi a ringraziarli , per aver dato alle storie di ogni nostro  cane il giusto happy ending. Grazie.”


Si parla di