Cronaca

Tragedia di Genova, Rimini aderisce al lutto nazionale e chiede lo stop ai fuochi d'artificio

Il 18 agosto bandiere a mezz'asta, palazzo Garampi invita tutti coloro - associazioni, pro loco o semplici privati - che si stavano accingendo nella preparazione dei festeggiamenti dell’estate di rinviarli

Aderendo alla giornata di lutto nazionale del 18 agosto, proclamata per le vittime del crollo del ponte Morandi a Genova, domani saranno a mezz’asta le bandiere delle sedi istituzionali del Comune di Rimini. Un’adesione a testimonianza della vicinanza dei riminesi alla popolazione colpita e a tutti coloro che l’immane tragedia ha toccato così duramente che l’Amministrazione comunale di Rimini ha esteso invitando i propri cittadini e i propri ospiti a un momento di raccoglimento e riflessione. Un invito, in particolare, esteso questa mattina direttamente a tutti coloro - associazioni, pro loco o semplici privati - che si stavano accingendo nella preparazione dei festeggiamenti dell’estate con spettacoli pirotecnici nella giornata di sabato 18 agosto, chiedendone la sospensione.

Il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, ringrazia ancora una volta la Publiphono Rimini per la sensibilità dimostrata anche nell’occasione della proclamazione del lutto cittadino. La Publiphono Rimini, infatti, raccogliendo l’invito dell’amministrazione comunale, nella giornata di domani sospenderà la consueta programmazione, limitandosi a diffondere il seguente messaggio: “Oggi, giornata di lutto nazionale, la Publiphono di Rimini in accordo con il Comune di Rimini per ricordare le vittime della tragedia di Genova sospende la programmazione pubblicitaria per tutta la giornata.”

Anche Montefiore Conca partecipa al lutto nazionale di sabato 18 agosto e il pensiero del paese della Valconca va a Genova, a quanti piangono e soffrono ingiustamente. Il concerto previsto domani sera è stato annullato in segno di lutto e partecipazione al dolore di questa Città. “Mi auguro che anche altri sindaci della Valconca seguano questo esempio - afferma il sindaco Cipriani. - Il nostro vuole essere un segno di solidarietà e di partecipazione diretta, non si può gioire mentre altri italiani soffrono".
 


Si parla di