Cronaca

Tra la bagarre in aula approvato bilancio di previsione 2017 di Rimini

L'assessore Breasini: "Garantire i servizi a fronte di entrate in calo è possibile solo attraverso un meccanismo di revisione e riduzione della spesa"

Con 21 voti favorevoli il Consiglio Comunale ha approvato ieri sera il bilancio di previsione 2017, uno degli atti principali dell’azione amministrativa. “Un atto fondamentale – sottolinea l’assessore al Bilancio Gian Luca Brasini – perché rappresenta l’idea di programma di governo della città, delinea le scelte per il futuro della nostra comunità in termini di servizi, risorse e investimenti. Un bilancio che anche quest’anno comprende diversi punti di forza e aspetti virtuosi, che dispiace siano stati messi in secondo piano ieri sera dalla bagarre che si è scatenata in Aula su argomenti che nulla hanno a che vedere con i contenuti del bilancio e che non rende merito alla discussione, quella sì costruttiva, che invece c’è stata i giorni scorsi in Commissione. Le polemiche che hanno accesso ieri il clima in Consiglio Comunale non devono svilire un bilancio che, prima di tutto, prevede che si prosegua sulla strada della riduzione del debito, che al 2017 sarà ridotto di circa 30 milioni di euro rispetto al 2011. Una politica di estinzione del debito che va di pari passo con il mantenimento del livello e della qualità dei servizi, sui quali non arretriamo nonostante il calo del gettito dovuto alle minori entrate dalla tassazione (quasi 5 milioni in meno dalla previsione 2015 rispetto alla previsione per il 2017, con una pressione ficale sugli immobili che dal 2012 al 2016 è calata del 18% procapite) e di un calo delle entrate extra tributarie (vedi il mancato incasso delle concessioni delle reti gas di SGR)".

"Il presidio del welfare, della pubblica istruzione e della sicurezza - prosegue Brasini - rappresenta infatti un punto indiscutibile, al quale sono destinati circa 13 milioni di euro della parte corrente, che vanno a garantire servizi e agevolazioni per tutta la sfera del sociale”. Attenzione anche al mondo delle imprese, con risorse per oltre centomila euro destinate ai contributi per finanziamenti agevolati. “Garantire i servizi a fronte di entrate in calo è possibile solo attraverso un meccanismo di revisione e riduzione della spesa: la spesa corrente negli ultimi due anni infatti si è ridotta di circa 6 milioni di euro (da 133 milioni e 800 mila euro di iniziale 2015 a 127 milioni e 500 mila euro circa di iniziale 2017). Altro motivo di orgoglio è l’importante attività di recupero dell’evasione fiscale, aspetto che pone Rimini come una delle realtà in Italia più virtuose sul fronte del contrasto al fenomeno dell’evasione. “In questo contesto articolato, la città non rinuncia ad investire, per completare il processo di riqualificazione e rigenerazione urbana avviato negli anni scorsi, con particolare attenzione agli interventi su scuola, cultura e ambiente”. In particolare per l’annualità 2017 il programma prevede investimenti per quasi 50 milioni di euro.  

“Un lavoro immane, per il quale ringrazio i funzionari – sottolinea l’assessore Brasini – e che non deve essere sminuito da una discussione francamente sterile. Sarebbe stato ben più utile per i cittadini e per la comunità avere il contributo e anche i punti di vista critici della minoranza, così come avvenuto nel corso delle commissioni consigliari”. Il consiglio comunale ha approvato anche il bilancio di Rimini Holding, la società interamente partecipata dal Comune attraverso la quale l’amministrazione svolge, in modo coordinato ed unitario, le funzioni di indirizzo strategico e di controllo degli enti partecipati. “Anche in questo caso – conclude Brasini – abbiamo portato un bilancio positivo, che presenta una riduzione del debito di circa il 30%”.

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LEGA NORD - Dopo un acceso dibattito e la riluttanza della maggioranza ad accogliere le istanze dell’opposizione, i consiglieri del Carroccio in segno di protesta hanno abbandonato l’aula. “Abbiamo chiesto con pacata insistenza che si procedesse con la discussione del bilancio ma a nulla sono valse le nostre rimostranze. Questa Giunta dimostra
ancora una volta arroganza e supponenza” queste le parole del capogruppo del Carroccio riminese, Marzio Pecci, all’indomani dell’acceso dibattito che ha infiammato l’aula di Palazzo Garampi. Pecci si sofferma sull’atteggiamento “di parte” assunto nel corso della seduta dal Presidente del consiglio che “rasenta l’imbarazzante. La Donati purtroppo si è rivelata inadatta a condurre l’assemblea, impedendomi manifestamente più di una volta di intervenire, nonostante avessi chiesto la parola proprio nel momento in cui dichiarava chiusa la discussione.”

Pesa come un macigno l’assenza del primo cittadino Andrea Gnassi “inconsistente nel ruolo di mediatore. Gnassi ha ceduto la patata bollente del bilancio all’assessore Brasini, che è apparso del tutto inadeguato a gestire la
situazione. Impossibile poi non notare l’imbarazzo che ieri serpeggiava tra i banchi della maggioranza sia per il ruolo da despota assunto dal Presidente del Consiglio, che per la natura e i contenuti del bilancio di previsione. Un
bilancio - aggiunge Pecci - che presenta molti lati oscuri e disattende con sfacciataggine gli impegni del programma elettorale del Sindaco Gnassi. Come Lega Nord abbiamo chiesto a gran voce di procedere con la discussione
rispettando l’ordine dei lavori e le richieste di intervento. Un diritto, quest’ultimo, al quale il nostro Movimento non intende rinunciare.”

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PATTO CIVICO - E’ astato approvato ieri sera, martedì 20 dicembre, il Bilancio Previsionale del Comune di Rimini, che registra un valore di pareggio pari a € 326.115.173 (2017). Si tratta di un ottimo risultato in cui l’incidenza delle entrate proprie su quelle correnti si conferma elevatissima anche per il 2017 a (93,77%) e viene portata avanti l’azione di riduzione della pressione fiscale e pressione tributaria a parità di offerta dei servizi.  Rimangono invariate le previsioni di entrata per l’IMU, l’imposta di soggiorno, la Tares, Tari e l’addizionale comunale all’irpef. “Tutto questo nonostante le inutili polemiche dell’opposizione, in particolare di Pecci, arrivato in grande ritardo all’incontro, durante il quale ha avuto anche la faccia tosta di insultare chi dal pomeriggio stava lavorando al Bilancio” afferma Mario Erbetta, capogruppo consiliare di Patto Civico.

Il quadro della finanza locale ha subito negli ultimi tempi profondi cambiamenti. L’avvio a regime dell’armonizzazione contabile e il progressivo abbandono del Patto di stabilità, hanno segnato un processo di riforma strutturale della finanza locale, creando le condizioni per il rilancio dell’economia e del Paese. I Comuni, in questo contesto sono stati chiamati a svolgere una funzione cruciale. Dopo aver contribuito con i tagli di spesa e al risanamento della finanza pubblica nel periodo 2010-2015, agli enti territoriali ora spetta il compito di mettere in moto e far ripartire gli investimenti locali.

“Il Comune è l’Ente in prima linea, il più vicino al cittadino, è la struttura alla quale ci si rivolge per tutte le esigenze ed è l’Ente sovraccaricato di maggiori responsabilità per e nei confronti dei cittadini. Con il bilancio di previsione si attua una programmazione finanziaria, che contiene le previsioni di Entrata e di Spesa relative al triennio di riferimento” prosegue l’avv. Erbetta. In pratica costituisce un documento di programmazione di medio periodo che riporta l'analisi dettagliata delle risorse necessarie alla realizzazione delle attività, dei progetti e dei programmi previsti per il triennio”.


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