Cronaca

Stalking nei confronti di Gessica Notaro, scintille in aula tra le difese

Accolta la costituzione a parte civile del Comune di Rimini, udienza rinviata di una settimana

Scintille in aula, al Tribunale di Rimini, dove si è tenuta l'udienza preliminare del processo che vede Eddy Tavares, il cittadino capoverdiano 29enne, accusato di atti persecutori nei confronti di Gessica Notaro, l'ex finalista di Miss Italia poi aggredita e sfigurata con dell'acido. La difesa dello straniero, infatti, ha chiesto di riunire questo procedimento con quello che vede lo stesso Tavares accusato di aver gettato del liquido corrosivo sul volto della ragazza. Una richiesta fermamente respinta dal legale della Notaro che, al Giudice per l'udienza preliminare, hanno contrapposto l'intenzione di mantenere divisi i due procedimenti. Andrea Tura, avvocato del capoverdiano, ha inoltre richiesto più tempo per studiare le carte processuali ed effettuare una perizia psichiatrica sul 29enne. Il gip, quindi, ha disposto la sospensione del procedimento che riprenderà il prossimo 17 marzo. Allo stesso tempo, tuttavia, nonostante l'opposizione dell'avvocato di Tavares il giudice ha accolto la costituzione a parte civile del Comune di Rimini nel procedimento.

"Ci siamo opposti a questa sospensione - ha spiegato l'avvocato Fiorenzo Alessi, legale di Gessica Notaro - che adducono alle condizioni psicofisiche dell'imputato. Nessuno ha pensato a quelle della mia assistita che, oggi, sarebbe voluta essere in aula ma, a causa di una forte debilitazione causata dai farmaci che sta assumendo, non è potuta venire. Nella prossima udienza, quella durante la quale si dovrà definire il tipo di rito processuale, è fortemente intenzionata a venire. Il nostro auspicio è che i due procedimenti, quello attuale per stalking e quello che vede Tavares accusato di averla sfregiata con l'acido, restino divisi".

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"Ho parlato con Gessica appena terminata l'udienza - ha aggiunto Alessi - e ha ringraziato tutti per la vicinanza scusandosi di non poter essere venuta ma, allo stesso tempo, chiede di essere lasciata tranquilla. Soffre molto la pressione mediatica e, allo stesso tempo, è fortemente debilitata a causa dei farmaci nuovi che sta assumendo. Le vorrebbe che Tavares, con il quale ha vissuto una storia d'amore, la vedesse e capisse quello che le ha fatto. Fermo restando che, in questo procedimento si parla di stalking e non dell'aggressione, lei non ha dubbi sul fatto che sia stato il capoverdiano a tirarle l'acido in faccia. Ancora non riesce a capire come lui abbia potuto farlo e, ascoltata dal magistrato su questa vicenda, ha ricostruito lucidamente la sua aggressione come un gesto determinato a nuocerle il più possibile".

Sulla costituzione del Comune di Rimini a parte civile, in una nota stampa palazzo Garampi sottolinea come la richiesta, presentata dall’avvocato Moreno Maresi  a cui è stato affidato il patrocinio legale del Comune di Rimini, è stata accolta nonostante l’opposizione da parte dell’avvocato dell’imputato, secondo il quale non sarebbe  “specificato il danno che sarebbe derivato all’ente dall’ipotetica commissione del reato, in particolare il danno di immagine che può solo genericamente ipotizzarsi”. Il Gup al contrario ha riconosciuto la validità della posizione del Comune di Rimini, affermando che sussiste un “danno quantomeno morale a titolo di danno all’immagine del Comune di Rimini; considerato che la vicenda ha suscitato un notevole clamore mediatico con inevitabili ripercussioni negative sulla città che, essendo peraltro a vocazione turistica ha preminente interesse, anche per i risvolti a carattere economico, a tutelare la sicurezza di tutti coloro che si trovano in tale territorio”.

Nel provvedimento inoltre viene ribadito come “il Comune di Rimini da lungo tempo, come documentato dalla difesa dell’ente, prevede tra i principi fondamentali dell’azione amministrativa del Comune di Rimini la tutela della sicurezza“ ed è riconosciuto il ruolo dell’ente nell’erogazione di servizi rivolti alla tutela della figura femminile e l’impegno contro la violenza sulle donne (a partire dall’apertura nel 2004 della Casa delle Donne). Il Gup quindi ha ritenuto che le condotte di reato “possono rappresentare astrattamente un’offesa a tali iniziative e all’immagine dell’ente proprio in relazione alla tutela delle donne da ogni forma di violenza e che pertanto è ravvisabile in capo al Comune di Rimini il diritto soggettivo a costituirsi parte civile“. Dopo l’ammissione delle parte civili Gessica Notaro e Comune di Rimini, il Giudice ha risolto alcune questioni preliminari e rinviato la discussione del processo al 17 marzo. L’Amministrazione ringrazia l’avvocato Moreno Maresi per il lavoro svolto finora e per aver dimostrato le ragioni di un atto doveroso, che vuole dimostrare vicinanza e sostegno a Gessica Notaro e testimoniare l’impegno dell’Amministrazione nel contrasto ad ogni forma di violenza.


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