Cronaca

Sclerosi multipla, l'Emilia Romagna apre al "metodo Zamboni"

Entro la fine di maggio inizierà il reclutamento di pazienti affetti da sclerosi multipla da sottoporre al trattamento con angioplastica venosa, il cosiddetto “metodo Zamboni”

Entro la fine di maggio inizierà il reclutamento di pazienti affetti da sclerosi multipla da sottoporre al trattamento con angioplastica venosa, il cosiddetto “metodo Zamboni”, dal nome del professor Paolo Zamboni dell’università di Ferrara, ideatore della terapia. Lo annuncia l’assessore regionale alla Sanità, Carlo Lusenti, in Assemblea legislativa, rispondendo all’interrogazione del consigliere Galeazzo Bignami (Pdl) che chiedeva conto della copertura economica al progetto di verifica dell'efficacia della cura, a cui la Regione era stata impegnata da una risoluzione votata all’unanimità dall’Aula il 22 dicembre 2011.

Per il progetto “Brave Dreams”, acronimo di “BRain VEnous DRainage Exploited Against Multiple Sclerosis”, la Giunta regionale, informa Lusenti, ha disposto un finanziamento all’Azienda ospedaliero-universitaria di Ferrara di 2.742.404,63 euro: una cifra che permette il completo finanziamento da parte dell’Emilia-Romagna di tutto lo studio multicentrico, dal momento che coinvolge 19 strutture sanitarie in 10 regioni, nonostante dalle Regioni partner non sia ancora arrivata la conferma della volontà economica di collaborare. E il tutto, fa notare l’assessore, anche se al momento gli interventi dei privati, associazioni comprese, non hanno prodotto “nessuna reale conseguenza”.

Grazie a questo studio sull’efficacia della terapia già dalla prossima settimana si terranno le riunioni conclusive del progetto, informa Lusenti, e a partire dall’ultima settimana di maggio avrà inizia il reclutamento dei primi pazienti. Il consigliere Bignami si è allora dichiarato soddisfatto della risposta, ma ha subito preannunciato una nuova interrogazione sull’argomento entro la fine dell’estate.


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