Cronaca

Riqualificazione viale Guglielmo Marconi di Miramare, approvato il documento di indirizzo alla progettazione

Un intervento ingente, dal valore di 500 mila euro, finanziato con risorse del bilancio di Palazzo Garampi, con il quale si mira a riqualificare l’arteria e innalzare il livello di qualità urbana

Via Marconi

Continua il percorso di rigenerazione della rete stradale di tutto il territorio riminese. Nell’odierna seduta di Giunta, infatti, è stato approvato il documento di indirizzo alla progettazione (DIP) per la riqualificazione di viale Guglielmo Marconi, nella zona di Miramare. Un intervento ingente, dal valore di 500 mila euro, finanziato con risorse del bilancio di Palazzo Garampi, con il quale si mira a riqualificare l’arteria e innalzare il livello di qualità urbana tramite la ristrutturazione dei percorsi pedonali, la riorganizzazione della sosta veicolare e l’efficientamento energetico dell’impianto di illuminazione pubblica. Una forte attenzione, inoltre, è posta anche sul fronte del verde. Nel tratto compreso tra viale Martinelli e via Sabaudia, infatti, è prevista una sistemazione e un adeguamento del marciapiede pedonale, in modo da garantire una maggiore tutela del patrimonio arboreo circostante, che verrà ulteriormente integrato e arricchito di piante.  

“Un cantiere molto significativo che rientra in un iter più ampio di rigenerazione e riqualificazione delle arterie cittadine, così da consegnare agli utenti della strada delle vie sempre più sicure e funzionali - è il commento dell’Assessore ai Lavori pubblici del Comune di Rimini, Mattia Morolli -. Il cantiere che riguarderà viale Marconi, da mezzo milione di euro, è emblematico di questa operazione diffusa e capillare che punta a modernizzare e rigenerare tutte le aree delle città, da Nord a Sud, da quelle che registrano un maggiore transito di veicoli a quelle lontane dalle cinte murarie del centro storico. Una tornata di lavori che conferirà un nuovo volto al nucleo viario cittadino, tra asfaltature, marciapiedi e opportunità di sosta. L’avevamo detto e ora lo facciamo”.


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