Cronaca

Trasporti: un casello in A14 per la Fiera e collegamenti marittimi con Croazia e Slovenia

Questi e altri argomenti compongono il contributo del Comune di Rimini all'elaborazione del nuovo Prit, Piano Regionale dei Trasporti

Una migliore accessibiltà a Rimini nord, la possibilità di un casello autostrale per la Fiera, rafforzare il porto di Rimini come hub verso la Croazia e la Slovenia, oltre alla promozione di forme innovative e sostenibile di trasporto pubblico a servizio della città: questi e altri argomenti compongono il contributo del Comune di Rimini all’elaborazione del nuovo Prit, Piano Regionale dei Trasporti, ovvero lo strumento di pianificazione con cui la Regione anche attraverso il contributo degli enti locali individua scelte, strategie e obiettivi che poi saranno recepiti e sviluppati dai Comuni. In particolare nel documento approvato ieri dalla Giunta Comunale si ribadisce l’importanza strategica della variante alla SS16, del potenziamento dei collegamenti ferroviari - sia sull’asse Rimini Bologna sia sulla dorsale Rimini Ravenna - la necessità di innovare il sistema di servizi di trasporto pubblico locale e supportare la mobilità attiva (ciclabile e pedonale) per accompagnare gli importanti processi di rigenerazione urbana in corso, il ruolo strategico dell’aeroporto e l’esigenza di migliorare l’accessibilità al comparto fieristico.

Proprio l’accessibilità alla Fiera di Rimini è uno dei punti chiave del documento presentato alla Regione. Italian Exibition Group, il nuovo gruppo fieristico nato dalle fusioni delle fiere di Rimini e Vicenza, rappresenta uno dei poli più importanti in Italia e motore di sviluppo del territorio. “Chiediamo alla Regione di farsi promotrice di un tavolo di lavoro che approfondisca gli aspetti relativi al potenziamento dell’accessibilità ferroviaria da un lato, e dell’accessibilità veicolare privata dall’altro, coinvolgendo i diversi soggetti competenti (RFI, Trenitalia, Società Autostrade, etc.) – sottolinea l’assessore alla mobilità del Comune di Rimini Roberta Frisoni – Chiediamo anche che si valuti un servizio di trasporto pubblico su gomma che colleghi Rimini con la Fiera e Santarcangelo”.

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Per quanto riguarda invece la variante della Statale 16, nel documento si sottolinea come debba “divenire l’asse di scorrimento urbano che consentirà di liberare dalle auto la parte più pregiata e più urbanizzata del territorio comunale”. Nell’ambito della variante, “può essere approfondita la proposta di un terzo casello autostradale, da localizzare a servizio della Fiera di Rimini, o verificare il miglioramento del collegamento tra casello di Rimini Nord con la Fiera”. In attesa della realizzazione della variante alla SS 16 è necessario intervenire per migliorare la fluidificazione del traffico veicolare, attraverso investimenti mirati in nuove infrastrutture viarie e tramite l’ottimizzazione dell’utilizzo delle infrastrutture esistenti. Su questo di stanno ad esempio destinando sul territorio comunale di Rimini finanziamenti derivanti dai FSC, di concerto con l’Amministrazione regionale, i Ministeri e gli Enti competenti. In tale contesto riteniamo necessario aprire un approfondimento con i diversi soggetti coinvolti volto a valutare anche un insieme di misure di breve e medio periodo che riguardano sia la proposta di apertura di ulteriori caselli autostradali - da localizzare a servizio della Fiera di Rimini e di Rimini sud (area Aeroporto/Gros) - sia la realizzazione di interventi puntuali volti a migliorare il funzionamento degli attuali caselli autostradali e i collegamenti degli stessi con il resto della viabilità locale (es. collegamento tra casello di Rimini Nord e la Fiera). Parimenti crediamo importante approfondire anche la possibilità che siano messe in atto azioni che possano incentivare l’utilizzo dell’infrastruttura autostradale in periodi di particolare congestione sul resto della rete viaria.

Nel futuro della mobilità del territorio diviene centrale il Trasporto Rapido Costiero, un sistema di comunicazione e connessione che potrà consentire di integrare la nostra offerta turistica con quella delle altre città della costa. Il Comune di Rimini propone che il PRIT realizzi un approfondimento specifico sul tema dei collegamenti lungo l'asse ferroviario della Romagna, anche valutando l'integrazione del sistema ferroviario con tecnologie innovative in grado di trasformare la linea Rimini Ravenna in una vera e propria metropolitana di costa. Dobbiamo ricordare che l’'insediamento costiero rappresenta, di fatto, la seconda città della Regione, (che diventa la prima durante il periodo estivo), con una popolazione residente di circa 500.000 abitanti distribuiti negli undici Comuni che la compongono (Ravenna, Cervia, Cesenatico, Gatteo, Savignano sul Rubicone, S. Mauro Pascoli, Bellaria-Igea Marina, Rimini, Riccione, Misano Adriatico, Cattolica), comprese stazioni minori quali Rimini Viserba e Miramare.

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Il TRC, inteso come sistema di comunicazione e connessione lungo la costa, può consentire di vincere la scommessa di integrare la nostra offerta turistica con quella delle altre città della costa. Dobbiamo guardare ai migliori esempi delle metropoli europee, per raggiungere gli obiettivi della mobilità sostenibile e soprattutto di un radicale programma di riqualificazione urbana lungo la costa. Per quanto concerne il livello locale, invece, il TRC, unitamente alle linee di trasporto pubblico a servizio di Rimini nord e delle aree attigue, deve quindi essere la spina dorsale di un sistema di trasporto pubblico ripensato e rinnovato, integrato con le altre modalità. In particolare le fermate del TRC e delle altre linee di costa dovranno essere perciò stazioni polifunzionali con parcheggi per biciclette, per auto e moto, dotate di servizi di tipo pubblico e privato.

Strategica anche la valorizzazione dell’aeroporto Federico Fellini – comprensiva anche del miglioramento dell’accessibilità allo stesso - e il potenziamento del porto di Rimini, che deve essere dotato di servizi passeggeri e commerciali, in relazione in particolare ai collegamenti veloci marittimi con Croazia e Slovenia. “In tal senso – si legge nel documento - dobbiamo credere in una macro regione adriatica che può crescere negli scambi e nella integrazione tra persone e imprese che hanno storie di diverse ma possono collaborare”. Altra proposta presentata alla Regione è il collegamento su corsia riservata tra Rimini e la Repubblica di San Marino, approfondendo lo studio già svolto dalla Provincia per verificare il ripristino delle funzioni che assicurava in passato la ferrovia. E’ un intervento di grande suggestione, capace di produrre ricadute importantissime sul turismo e che agevolerebbe i circa 5.000 pendolari che quotidianamente si muovono nelle due direzioni.


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