Cronaca

Tra polemiche e contestazioni l’Assemblea di Agenzia Mobilità

I sindacati hanno manifestato davanti alla sede di Start Romagna di Rimini durante l'incontro

Si è tenuta giovedì mattina l’Assemblea di AM Agenzia Mobilità. All’ordine del giorno punti centrali per lo svolgimento del Servizio di Trasporto Pubblico Locale (TPL). Da ricordare che l’Agenzia Mobilità è, per legge Nazionale e Regionale, l’Autority Pubblica dotata di propri organi e competenze tecniche alla quale tutti i comuni della provincia hanno conferito le competenze relative al TPL e la conseguente gestione del rapporto con il soggetto gestore del servizio, nel caso di Rimini START Romagna. All’ordine del giorno punti di estrema importanza per la gestione del TPL dell’intera provincia di Rimini dopo che nel 2015 è scaduto il contratto con START e il servizio di TPL è svolto in forza di “Atto d’Obbligo” ovvero il provvedimento con il quale l’Autority impone (da qui obbligo) al Gestore di effettuare il servizio stabilendo il corrispettivo da pagare.

Ecco allora che avendo il 2017 alle porte AM ha chiamato a raccolta i Soci per la ratifica dell’ordine di servizio per l’anno 2017. Il Corrispettivo che l’agenzia ha sottoposto a ratifica dei propri soci è pari a 3,61 Euro per chilometro vettura che, considerati gli oltre 7 milioni di chilometri che tutti gli anni vengono percorsi sul territorio provinciale, portano l’importo complessivo del servizio TPL a sfiorare i 25 Milioni di Euro. Collegato all’obbligo di servizio e al relativo costo i Soci di AM avrebbero dovuto approvare il bilancio di previsione di AM del 2017. Avrebbero in quanto, su Richiesta dell’Assessore di Rimini Gianluca Brasini, il Presidente di AM ha condiviso l’opportunità di ritirare il punto all’ordine del giorno di approvazione del bilancio.

Brasini riassume in questi termini il ragionamento che lo ha portato ad avanzare la richiesta “Non spetta ai Comuni, che non hanno ne la competenza giuridico Amministrativa ne la competenza tecnica per farlo, intervenire sulla congruità del corrispettivo fissato dal CdA dell’agenzia a seguito di istruttoria dei suoi tecnici e quindi il Comune di Rimini ha ratificato l’”Atto d’Obbligo”. Non possiamo però non tenere in considerazione il fatto che a febbraio del 2016, di fronte al Prefetto ed in presenza della Regione, in occasione della emissione del primo atto d’obbligo dopo la scadenza del contratto il 31/12/2015 fu stabilito che il corrispettivo fosse pari a 3,96 Euro al Chilometro. Dobbiamo quindi aspettarci che se la legge da la competenza all’Agenzia di Stabilire il Corrispettivo, sempre la legge da la possibilità al gestore di agire legalmente per veder riconosciute eventuali pretese economiche. Ecco perché” continua Brasini  “Ho chiesto, ed è stato condiviso dalla maggioranza dell’Assemblea oltre che dal Presidente, una volta ratificato l’Obbligo di Servizio di riformulare il Bilancio di modo che esso fosse capiente per una eventuale soccombenza nell’azione legale da parte del gestore per portare il corrispettivo ai valori stabiliti lo scorso febbraio.” Si tratta conclude Brasini “in primo luogo di una gestione corretta, oculata e prudenziale di un bilancio (quello di AM) che è comunque un bilancio pubblico e che per di più ha riflessi diretti nei bilanci degli Enti soci. Ma ancor di più, per quanto riguarda Rimini, si tratta di essere coerenti con quanto abbiamo detto in tema di mantenimento di finanziamenti del TPL  e quanto rigorosamente abbiamo fatto martedì approvando il bilancio con lo stanziamento nel capitolo TPL del 2017 delle stesse somme del 2016. Una coerenza rigorosa la nostra sia tecnica che politica che ci consente di rispedire al mittente le accuse di chi, malgrado le rassicurazioni e oggi gli stanziamenti che hanno trasformato parole in fatti, continua a suonare la gran cassa oltre i limiti e anche sbagliando obbiettivo.  La cosa stupisce ancor di più visto che lo scorso anno si è già visto questo film ma evidentemente qualcuno continua pro domo sua a confondere interpreti e protagonisti. Ripeto siamo disponibili al dialogo anche dialettico e aspro ma quando si passa alle intimidazioni o a fantasticare (anche pubblicamente in incontri formali e in tv) ipotesi che non sono percorribili nell’alveo della legalità è il caso che ci si dia una calmata.”.

Altro punto all’ordine del giorno affrontato dall’assemblea l’autorizzazione ad AM alla stipula del mutuo ipotecario per 7,1 MLN di Euro per la quota di finanziamento del TRC in capo ad AM. Sul punto l’Assessore Brasini ha espresso “particolare soddisfazione dato che con l’assunzione del mutuo si completa il pannel dei finanziamenti di un’opera strategica per il TPL destinata ad entrare in funzione nel corso del 2017. Per di più con questo contratto rispetto a quelli pervenuti con il l’interpello precedente, ma mai approvati dall’assemblea, si misura un risparmio di circa 700.000 euro di interessi”. Infine l’Assemblea ha provveduto ad approvare la vendita della Palazzina a Start Romagna dopo averne stabilito la strumentalità ai fini del servizio di TPL. La deliberazione è stata sottoposta ai socia nel quadro delle attività necessarie a dare esecuzione al lodo prefettizio per la ricomposizione del contenzioso ante 31/12/2015.

===> I SINDACATI PROTESTANO DAVANTI ALLA SEDE DI RIMINI

IL COMUNICATO DEI SINDACATI - Oggi 22 dicembre 2016 le Organizzazioni sindacali, insieme ad un folto gruppo di lavoratori Start Romagna hanno tenuto un presidio davanti alla sede dell'Agenzia della Mobilità di Rimini. Contemporaneamente all'interno della sede, si svolgeva l'assemblea dei soci di Agenzia della mobilità che prevedeva, tra i punti all'ordine del giorno l'approvazione del secondo atto d'obbligo di servizio, verso Start Romagna per lo svolgimento del servizio del trasporto pubblico locale nel bacino di Rimini. L'atto d'obbligo, contiene una ulteriore decurtazione dei corrispettivi di circa 3.5/4 milioni di euro per l'anno 2017. Questa decisione va in netta contraddizione con quanto dichiarato dal rappresentante del Comune di Rimini nella riunione svoltasi presso il Comune di Cesena, in data 9/11/2016 nella quale, lo stesso, aveva affermato che non ci sarebbero stati ulteriori tagli ai finanziamenti, integrazioni tariffarie e ai chilometri per l'anno 2017. Giova ricordare che Il comune di Rimini è l'azionista di maggioranza oltre 80% di AM.

Evidentemente la mano destra è all'oscuro di ciò che decide la mano sinistra. Se questa sciagurata scelta oggi venisse approvata dall'assemblea dei soci, determinerebbe ricadute sul servizio erogato in questo bacino. Inoltre una ulteriore negativa conseguenza si scaricherà sul futuro di Start Romagna e sui livelli occupazionali In questa intrigata vicenda è necessario che i cittadini di questo territorio, sappiano che oltre le problematiche derivanti dai tagli dei finanziamenti al trasporto pubblico locale incombe sulla loro testa la scelta, ormai presa dall'amministrazione comunale di Rimini sulla messa a gara del trasporto del servizio scolastico, evidentemente questi “signori” non hanno a cuore il benessere delle famiglie che usufruiscono di tale servizio visto i precedenti presenti nella nostra Regione. Le Organizzazioni sindacali a questo punto della vicenda ritengono che l'incontro promosso dalla Prefettura di Forlì ai primi di Gennaio fra gli Enti Locali della Romagna, Azienda Start Romagna e le OOSS possa essere il momento giusto per chiarire ruoli e responsabilità. Il sindacato insieme ai lavoratori è pronto Se ciò non dovesse avvenire insieme allo sciopero già dichiarato per il 13 gennaio 2017 dei lavoratori di tutti i bacini di Start Romagna metteremo in campo una serie di ulteriori iniziative mirate anche al coinvolgimento di tutti i cittadini della Romagna perchè non si distrugge un patrimonio pubblico per l' interesse di pochi.

===> LA POSIZIONE DEL COMUNE DI RICCIONE

"IL DIMAGRIMENTO DEI COSTI NON RICADA SUI DIPENDENTI" - Con l’approvazione di Agenzia Mobilità avvenuta questa mattina in occasione dell’assemblea con gli enti soci, dell’atto d’obbligo 2017 per il gestore Start Romagna relativamente al servizio di trasporto Pubblico Locale (TPL), una chiara presa di posizione è necessaria e doverosa. Oggi è stata approvata la tariffa del Servizio di Trasporto Pubblico a 3,60 euro per chilometro contro quella del 2016 di 3,96 euro. Tale nuova tariffa comporterà sicuramente da parte di Start un dimagrimento nei propri costi. Per il Comune di Riccione, chiarisco oggi a scanso di equivoci futuri, che detto dimagrimento non voglio si compia sulla pelle dei dipendenti di Start.

Per essere più chiara in merito, non intendo in alcun modo che, detto nuovo atto d’obbligo, tolga nella elaborazione del Bilancio Previsionale 2017 di Start, alcun euro ai dipendenti della medesima società come neppure debba incidere sui loro orari o ordini di servizio. Che non si abbia nel 2017 quella strumentalizzazione che Start fece nel 2016 ma anzi propongo che il mancato introito da AM sia immediatamente compensato con riduzioni dei costi della “macchina” Start che mai è stata rideterminata nei numeri. Quindi che al dimagrimento vadano la dirigenza, i costi di gestione, gli immobili e le spese di rappresentanza e consimili che possono tranquillamente essere tagliati. Non si tocchi il personale.

L’approvazione del Bilancio di Previsione 2017 all’ordine del giorno è stato ritirato e questo è sintomatico della situazione di instabilità delle partecipate, in cui versa anche AM. L’importo di 3,60 euro/chilometro era già stato proposto nel 2016, suffragato da elementi tecnici assai seri e che portano nelle casse di tutti i comuni della provincia un minor costo e quindi un minor aggravio per le nostre comunità. Che non si compia nuovamente quest’anno quella strumentalizzazione che condusse ad alzare fino a 3,96 euro /chilometro la tariffa nel 2016 senza alcuna giustificazione logica e tecnica. I tagli devono esserci per Start, cosi come per ciascun ente pubblico, sulle strutture e sulle dirigenze mai sui dipendenti. Giusta quindi la manifestazione di stamane, dinnanzi alla sede di Am, ma che non la si strumentalizzi per ricaricare poi sempre sui dipendenti, anche cittadini di questa provincia, un taglio che invece deve vedersi ai piani alti.


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