Cronaca

Rimini pronta ad abbracciare il Gay Pride, si infittisce il numero degli oppositori

Presentata la manifestazione per i diritti delle persone LGBTI, nuove adesioni alla processione riparatrice di sabato mattina

Dopo il successo della prima edizione con oltre 10mila partecipanti, è tutto pronto per Rimini Summer Pride 2017, la manifestazione romagnola per i diritti delle persone LGBTI, lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, intersessuali e le loro famiglie. Sabato 29 luglio sono attese migliaia di persone per la parata da piazzale Benedetto Croce a piazzale Fellini, per rivendicare gioiosamente la propria unicità e il diritto di essere quel che si è senza dover subire stigma, condanna o violenza. Ma la marcia di Rimini Summer Pride inizierà già martedì, con incontri culturali, attività sportive in spiaggia, concerti e dj set in piazzale Fellini e giovedì la prima Summer Pride Run. Il titolo della manifestazione di quest’anno è “Summer of Love, Summer of Pride” per ricordare, a esattamente 50 anni di distanza, la “Summer of Love” del 1967 a San Francisco. Allora si radunarono centinaia di migliaia di giovani, di hippy, di figli dei fiori in un clima di spensieratezza, di fratellanza e di allegria per assistere a centinaia di concerti, spettacoli, dibattiti, gettando i semi del sentimento rivoluzionario che produsse i cambiamenti sociali e culturali del ’68 e del ’69.

“Le migliori rivoluzioni sono quelle che si fanno con allegria come avvenne per la Summer of Love – recita il Manifesto poetico di Rimini Summer Pride 2017 -. Così sarà per noi una Summer of Pride. La disposizione d’animo è quella di chi guarda lontano verso la fine del nostro percorso, guarda a quando ci sarà una società libera e aperta, con diritti e tutele riconosciute per tutti e tutte. Il Summer Pride vuole combattere queste battaglie con il sorriso, con la nobile arma del rendersi visibili per come si è qualsiasi cosa si sia (o quel giorno si “decida” di essere), con lo spirito intensamente leggero di chi è consapevole del valore inestimabile e incomprimibile della libertà di ogni persona. I Pride sono ancora necessari – oggi come ieri, qui come altrove – per mostrare che una società diversa esiste, ed è fatta di persone che vogliono il rispetto e i diritti per tutti e tutte. È un messaggio di accoglienza e di speranza che viene mandato a chiunque si senta discriminato per il suo essere LGBTI, perché nessuno deve essere costretto a rinunciare alla propria serenità per colpa dei tanti pregiudizi di cui è ancora impregnata la nostra società”.

"Vogliamo trasmettere alla popolazione un messaggio di accoglienza - ha spiegato Marco Tonti, presidente Rimini Summer Pride e del Comitato provinciale Arcigay “Alan Turing”. - e un inno alla libertà delle persone. Non celebriamo l'orgoglio di lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersessuali ma il fatto che non si devono vergognare per quello che sono. Il Summer Pride non ha un manifesto politico ma uno poetico per aiutare le persone a stare bene". "Il Comune di Rimini - ha aggiunto l'assessore Jamil Sadegholvaad - insieme ad altri enti è contento di ospitare questo evento che, da oggi fino a domenica, rappresenta un momento di festa e riflessione".

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Non sono mancate, tuttavia, le polemiche innescate dal Comitato "Beata Giovanna Scopelli" che, per la mattinata di sabato, ha annunciato una processione riparatrice. Il mondo cattolico si è diviso con lo stesso vescovo di Rimini, monsignor Lambiasi, che ha criticato l'iniziativa dell'associazione pur non condividendo la manifestazione degli omosessuali. Nonostante questo, però, tendono ad ingrossarsi le fila delle associazioni cristiane e non pronte a marciare insieme al Comitato "Beata Giovanna Scopelli". Nella mattinata di martedì, infatti, è arrivata l'adesione della Fraternità Sacerdotale San Pio X - Distretto d'Italia che, in una nota stampa, dichiara come "Addolora profondamente che una parata che esalta la pratica del peccato impuro contro natura e promuove una rivoluzione decisa a destabilizzare l’ordine naturale della creazione, venga sostenuta proprio da quelle istituzioni che dovrebbero difendere e promuovere come unico e positivo modello di sviluppo umano e sociale, la famiglia naturale fondata sul matrimonio fra un uomo ed una donna".

La Fraternità Sacerdotale San Pio X vuole anche quest’anno proporre, "in contemporanea al grave scandalo che si svolgerà in città, un atto solenne di pubblica riparazione. Vogliamo chiedere a Dio Onnipotente, Giudice Giusto, di perdonare lo scandalo che si rinnoverà sabato prossimo. Vogliamo pregare Dio Misericordioso affinché tocchi i cuori ed ottenga la conversione di coloro che promuovo e che cooperano alla propagazione delle degradanti perversioni dell’omosessualismo, vera ed antiumana ideologia contemporanea. Vogliamo riaffermare il valore imperituro del Decalogo e delle virtù del pudore e della continenza. Sabato 29 luglio, dalle ore 18.00 alle 21.00, nella Cappella del Priorato Madonna di Loreto (Via Mavoncello n. 25 a Spadarolo di Rimini) ci raccoglieremo in adorazione della SS. Eucarestia e con la recita del Santo Rosario imploreremo il perdono dell’Onnipotente per l’offesa alla Sua Legge e per lo scandalo pubblico arrecato".

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Anche l'Associazione Evita Peron Rimini è pronta a dare battaglia contro il Summer Pride annunciando l'adesione alla processione riparatrice. “Un altro grottesco carnevale all’insegna della diversità tra turisti, famiglie e bambini – interviene Desideria Raggi, responsabile nazionale dell’associazione Evita Peron – l’ennesimo spettacolo tragicomico in nome di assurdi diritti che le lobby LGBT pretendono per i loro componenti i quali si ridicolizzano auto eliminando la propria dignità in nome di qualcosa che di fatto non potrà mai esistere. L’anno scorso festeggiavano la tanto sudata legge sulle unioni civili,  il capriccio di quest’anno, invece,  sarà forse la pretesa del riconoscimento della capacità genitoriale, la legittimazione delle adozioni gay, che per altro in maniera subdola è già avvenuta, o addirittura la benedizione da parte della chiesa per accedere al matrimonio religioso? Sabato mattina parteciperemo alla processione mentre nel pomeriggio saremo presenti in banchetto in mezzo alle famiglie, quelle legittime, quelle naturali, le uniche che possono godere di diritti, le famiglie formate da uomo, donna e bambini, la base fondante di una società sana e proiettata verso il futuro, tutto il resto è semplicemente una brutta caricatura incompleta”.


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