Cronaca

Il mistero del cadavere nella valigia: tante ipotesi ma pochissime certezze

Mai come in questo caso è possibile affermare che le indagini della polizia di Stato procedono a 360 gradi

A poco più di un giorno dal misterioso ritrovamento, nel porto di Rimini, della valigia contenente il cadavere di una donna resta intricata la soluzione del giallo al quale stanno lavorando gli inquirenti della polizia di Stato. Tantissime le ipotesi che ruotano attorno a quei poveri resti, in avanzato stato di decomposizione, ma pochissime le certezze in mano agli investigatori. I pochi punti fermi sono quelli dell'etnia, asiatica, e dell'altezza, 170 centimetri. Per il resto solo l'autopsia in programma per lunedì, che verrà eseguita dal professor Giuseppe Fortuni nominato dal pubblico ministero Davide Ercolani che coordina l'inchiesta, potrà fornire elementi più utili riguardo all'esatta data del decesso e alle sue cause.

Per quanto riguarda le ipotesi, subito dopo il macabro ritrovamento si era pensato immediatamente a Xing Lei Li, 36 anni, scomparsa durante una crociera tra Tirreno e Mediterraneo. A spingere su questa ipotesi il quotidiano genovese Il Secolo XIX ma, nonostante gli stretti contatti tra la Procura di Rimini e quella di Roma, esisterebbero delle grosse incongruenze. Per la scomparsa della 36enne, infatti, è stato arrestato il marito della donna, Daniel Belling, irlandese di 45 anni tecnico informatico della Apple che, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, l'avrebbe strangolata per poi chiuderla in una valigia e gettarla in mare. Contro questa ipotesi pesa il fatto che, il trolley col cadavere, avrebbe dovuto risalire tutto l'Adriatico dalla parte dell'ex Jugoslavia, a causa del gioco delle correnti, per poi arrivare molto più a nord di Rimini e ridiscendere lungo la costa italiana fino a infilarsi nel porto canale. Anche l'altezza di Xing Lei Li, 152 centimetri, non corrisponderebbe con quella del cadavere di Rimini.

===> Segue

Secondo altre ipotesi, e calcolando che nella mattinata di domenica stava salendo la marea, la valigia e il suo macabro conenuto potrebbero essere stati gettati lungo i corsi d'acqua a nord di Rimini, Marecchia o più difficilmente Uso. Anche in questo caso, il trolley avrebbe dovuto viaggiare lungo la costa e, attratto dalla marea, incanalarsi nel porto. Resta tuttavia difficile che sabato mattina, con l'imboccatura del canale impiegata per le esercitazioni di EmergeRimini con motovedette e sommozzatori al lavoro, la valigia sia passata inosservata ai volontari della Protezione Civile in mare.

A causa della corporatura del cadavere, descritta nella prima ricognizione del corpo come estremamente emaciata, non è da escludere che possa essersi trattato di una morte naturale. E' possibile che, in questo caso, chi abbia avuto a che fare con la donna abbia deciso di sbarazzarsi del corpo e, vista anche l'apparente età di 40 anni, abbia pensato di utilizzare i suoi documenti per far arrivare in Italia un altra persona.

===> Segue con il video del ritrovamento

+++ GUARDA IL VIDEO DEL MACABRO RITROVAMENTO +++


Si parla di